di Mauro Carosio
Lene Lovich è un personaggio che occupa un posto particolare nel panorama del rock internazionale. Pochi gli album in studio, alcune collaborazioni degne di nota e varie incursioni nell’ambito dell’arte contemporanea. Quest’anno è tornata in tour e per l’unica data in Italia ha scelto Genova, all’interno del Lilith Festival, nella suggestiva cornice di Piazza de Ferrari. Lene Lovich è riuscita ad infiammare una folla di vecchi e nuovi fan coronando una serata che, aperta dalle ottime performance di Lilith e della nostra Flavia Ferretti (tornata dal vivo in splendida forma), raggiunge, con il suo show, vette rock di alto livello. La sua presenza scenica, rimasta invariata nel tempo, è carismatica, i suoi gesti e il modo in cui usa il corpo e la voce stregano la platea ipnotizzata dai suoi sguardi indemoniati, fascinosi e ammiccanti. Ovviamente, vista l’esigua discografia a disposizione, i momenti migliori sono stati quelli in cui ha offerto i suoi evergreen: Say When, Lucky Number e Blue Hotel, quest’ultima conosciuta per aver partecipato al festival di Sanremo nel 1982. Un momento particolarmente toccante giunge verso il finale, quando propone Moro Perchè Non Moro, un brano struggente inciso negli anni ’80 con Giuni Russo. “Amo l’Italia, non lo dico perchè mi trovo qui, lo dimostra il fatto che ho cantato una canzone meravigliosa con una delle voci italiane più belle”. Così si congeda questa splendida sessantacinquenne dopo una breve chiacchierata con noi di Tomtomrock. Grazie Lena!
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Lene Lovich – Live in Berlin 2013
