edgeofthesun

Il disco della maturità per i Calexico.

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City Slang – 2015

Assomiglia a­ una lunga cavalcata nel deserto il nuovo lavoro dei Calexico. Anticipato dalla pubblicazione di un primo singolo a fine gennaio (Cumbia De Donde, da subito rivelatore delle atmosfere di cui si nutre l’intero lavoro),  seguito da Falling From The Sky  a fine febbraio, The Edge Of The Sun è un album struggente e maturo. A quasi tre anni di distanza da Algiers eravamo in tanti a chiederci in che modo i Calexico sarebbero stati capaci di tornare al proprio pubblico con un nuovo lavoro, senza rinunciare alla coerenza della propria ricerca artistica. The Edge Of The Sun è la risposta ai nostri interrogativi.

È lo stesso Joey Burns a spiegare come, nelle intenzioni, l’album sia stato pensato come una lunga corsa dal buio verso la luce, una marcia su un sentiero che si snoda al confine fra questi due poli. E fin dalla prima traccia questo percorso appare evidente. Falling From The Sky è uno splendido miscuglio di sonorità allo stesso tempo brillanti e venate di tristezza, scandite dall’inconfondibile presenza della tromba a sottolineare le due anime dei Calexico, nella cui musica, che parla la lingua del deserto messicano, malinconia e gioia trovano da sempre il modo di alternarsi e completarsi senza fatica. La successiva e altrettanto splendida Bullets & Rocks prosegue coerentemente questo discorso: chitarre e  sintetizzatori fanno da contrappunto a un testo struggente che ci parla del sole e della polvere del deserto e del futuro incerto di quanti si trovano a  percorrerlo. When The Angels Played e Tapping On The Line preparano il terreno per  Cumbia De Donde: luminosa e trionfale arriva come un uragano dopo due tracce più ombrose, a confermare questa alternanza di toni, e non è caso che le faccia seguito una delle ballate più struggenti dell’album, Miles From Sea, che è forse anche la mia traccia preferita. Coyoacàn è uno strumentale che introduce gli ultimi cinque brani fra cui non possiamo non segnalare Woodshed Waltz e World Undone, che assieme a Miles From The Sea, mi pare l’episodio più significativo.

The Edge Of The Sun è un album che convince sempre di più, ascolto dopo ascolto. Se a un primo impatto, infatti colpisce piacevolmente per la sua brillantezza e freschezza, dopo un paio di ascolti non si può ignorare e passare sotto silenzio la coerenza della band di Tucson. Ben sapendo che la band di John Convertino e Joey Burns dà il meglio di sè live è dunque sotto ottimi auspici che parte l’attesa tournée.

PS Vale la pena acquistare l’edizione con bonus cd: una ventina di minuti di ottima musica senza riempitivi e con il colpo di genio di Roll Tango: atmosfere mediorientali ed Eric Burdon alla voce!

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Milanese trapiantata a Parigi, fra filosofia e diritto, le mie giornate sono scandite dalla musica. Amo la Francia, il mare e il jazz. I miei gruppo preferiti ? I Beatles, i Radiohead, gli Interpol e gli Strokes.

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