Childhood

Childhood

di Marina Montesano

Arrivano dal sud di Londra, si sono conosciuti all’università di Nottingham e suonano un brit pop dalle tenui tinte psichedeliche, i quattro Childhood. Lacuna è il loro disco d’esordio: due chitarre, basso, batteria e una voce delicata, talvolta in falsetto, come nel singolo Falls Away, o nell’apice del disco: quella You Could Be Different che si giova di un lavoro di chitarra molto incisivo. Ma è vero che, se Lacuna non offre niente di particolarmente innovativo, nel suo complesso viaggia su livelli compositivi buoni e potrebbe conquistare un posto importante nel cuore di quanti amano, per esempio, i Tame Impala ma anche i Veronica Falls. A loro favore va anche la volontà di diversificare il suono, sia pure ancora per tentativi: il quasi soul di di As I Am, le chitarre acide di When You Rise ne sono testimonianza. La scelta di un produttore esperto nel settore indie qual è Dan Carey potrebbe aver aiutato, ma nei Childhood non è difficile trovare una certa dose di talento.

7,3/10

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Childhood – Falls Away

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