di Antonio Vivaldi
Ma chi sono questi che sembrano gli xx, i Beach House, Lana Del Rey, i Wolf Alice, Julia Holter, i Cocteau Twins e un gruppo shoegaze a scelta? La domanda se la devono essere posta in molti nel corso degli ultimi tre anni, visto che i Daughter (perché di loro si tratta) hanno prestato canzoni a un numero sorprendente di serie televisive e persino a un programma dedicato al Tour de France. Si tratta di canzoni caratterizzate da un cosmico ennui ben presente anche nell’opera prima If You Leave, uscita nel 2013. Già a partire dal titolo, con Not To Disappear il trio londinese sembra volersi lasciare alle spalle la plurireferenzialità e, al tempo stesso, mantenere forte la visività della propria musica – entrambe le imprese riescono abbastanza bene. Intanto si fa apprezzare la produzione del newyorkese Nicholas Vernhes che dà i riverberi giusti a un suono piuttosto semplice senza farlo sembrare ‘falso magro’ (diciamo che è asciutto ma tonico). Notevole è poi il gioco di incastri fra la chitarra evocativa e mai intrusiva di Igor Haefeli e la voce di Elena Tonra, sempre brava a stare dentro la melodia e a evitare il sospiro esistenzialista. Ancor più importante è l’attitudine di partenza verso un materiale che si presenta come un tripudio di desolazione, incompiutezze e sesso mal riuscito. Anziché l’egoriferimento a cui sovente ci si trova davanti in questi casi, c’è qui un’idea di condivisione e di compassione che raggiunge il suo apice in Doing The Right Thing, fotografia emotiva nitida sino allo strazio di una donna malata di Alzheimer. Parzialmente in negativo c’è da citare invece una certa uniformità compositiva che sfiora qua e là la piattezza e che passerebbe in secondo piano se avessero maggiore spazio i sussulti ansiosi di No Care o la dolcezza senza vergogna di Mothers, non a caso gli altri due episodi del disco in cui i Daughter somigliano solo a se stessi. Non si tratta comunque di problemi strutturali e Not To Disappear risulta credibile e persino piacevole nelle sue dieci variazioni di buio. Sarebbe stato meglio dire dieci sfumature di grigio, ma chissà perché suona già sentito.
7,4/10
httpv://www.youtube.com/watch?v=bU5F-DvGLkA
Doing The Right Thing