Depeche

Depeche

di Mauro Carosio

Il ritorno dei Depeche Mode a quattro anni di distanza dall’ultimo, non del tutto riuscito Sound Of The Universe, rivela il gruppo in un ennesimo stato di grazia. Trentatrè anni di attività e tredici album di inediti hanno fatto di Dave Gahan e compagni una vera e propria band di culto per giovani e meno giovani. Delta Machine è un ulteriore passo avanti deciso e audace. Poco spazio all’easy listening, unica eccezione Heaven, gradevole e azzeccato singolo che circola in rete da un paio di mesi. Il resto è elettronico, “industrial”, a tratti decadente e innovativo, ingredienti ben miscelati in un disco che, nel suo genere, sfiora la perfezione. Il sound è riconoscibile, Gahan canta sempre meglio, ma in generale si percepisce un qualcosa in più che rimanda ai D.M. dei tempi migliori. Un tentativo di superare se stessi con soluzioni non di facile impatto, un album che non conquista al primo ascolto, ma convince totalmente dopo che lo si lascia decantare. Poco importa se mancano pezzi che resteranno nella storia, Enjoy The Silence, Personal Jesus o Precious non trovano posto in questo capitolo la cui essenza fondamentale è costituita da un perfetto equilibrio fra abilità e tecnologia, forma e sostanza al servizio delle canzoni.

8,5/10

httpv://www.youtube.com/watch?v=Fy7FzXLin7o

Depeche Mode – Heaven

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