di Fausto Meirana
Parliamo di un disco di country, prevalentemente acustico e un po’ demodé, ma la voce di Don Henley è quella, inconfondibile, di Hotel California e di buona parte dei milionari successi degli Eagles; Cass County rappresenta inoltre il ritorno del musicista texano in sala d’incisione come solista dopo quindici anni di pausa. Voce in gran forma e canzoni di buon livello, con il bonus della Brand New Tennessee Waltz di Jesse Winchester e brani come Waiting Tables che sembrano usciti or ora da Desperado; nel resto della scaletta, salvo qualche inutile riempitivo più ritmato, domina una scrittura di stampo ‘regionale’ che sconfina nello stile proprio di altri colleghi del Texas quali Lyle Lovett e Robert Earl Keen, Jr. (Train In The Distance, A Younger Man). Seguendo una diffusa tendenza recente fra le vecchie volpi del rock, partecipano al disco le voci celebri di Mick Jagger (Bramble Rose), Dolly Parton (When I Stop Dreaming) e Merle Haggard (The Cost Of Living). Per non perdere il meglio delle apparizioni eccellenti bisogna però buttarsi sulla versione Target Deluxe, quella con diciotto tracce, dove trovano posto due brani francamente imperdibili: la ballatona It Don’t Matter To The Sun, con Stevie Nicks, e una bella cover di Here Come Those Tears Again di Jackson Browne, con Alison Krauss. Il disco è un po’ ovvio e anche furbetto (“di questi tempi con il country e il ritorno alle radici vado sul sicuro”), ma si lascia ascoltare che è un piacere. L’astuzia delle Aquile.
7,3/10
httpv://www.youtube.com/watch?v=hKld0YQPojc
When I Stop Dreaming