Il ritorno degli eretici del metal: Faith No More – Sol Invictus
Hanno molto in comune i Faith No More e i System Of A Down: eretici del metal, piacciono anche e forse soprattutto al di fuori del genere; poi un cantante d’eccezione; un mix di aggressività e melodia; infine lo scioglimento e la reunion per suonare dal vivo. Adesso, però, i Faith No More tornano anche con un atteso disco, Sol Invictus, che sembra la logica prosecuzione di quanto avevano realizzato negli anni ‘90. Il che da una parte potrebbe essere un problema, visto che tanto tempo è trascorso; ma in realtà non lo è affatto perché non si tratta di una strada frequentata da molti. Il disco si apre e si chiude con due brani quasi acustici e atmosferici e dura quaranta minuti per dieci canzoni complessive; il livello medio è alto, anche se manca un inno assoluto come Be Aggressive; d’altra parte, Angel Dust è un disco difficilmente eguagliabile.
Detto questo, Separation Anxiety, Superhero, Matador, Motherfucker certo non sfigurano a confronto con il passato, entrano immediatamente in testa e saranno un’aggiunta importante nel canone Faith No More e nella dimensione live per la quale sono nati; senza contare che il disco suona molto più fresco della loro ultima prova prima dello scioglimento (Album Of The Year). Soprattutto, passano gli anni, ma Mike Patton è ancora un cantante e un performer unico; così come i Faith No More restano, nonostante le tante esperienze da solista e in altre band, il gruppo perfetto per lui, che su Sol Invictus canta, declama, sussurra, urla e soprattutto trascina. Che altro aggiungere? Che, magari, adesso aspettiamo anche i SOAD!
8/10
Marina Montesano
Mi piace la musica senza confini di genere e ha sempre fatto parte della mia vita. La foto del profilo dice da dove sono partita e le origini non si dimenticano; oggi ascolto molto hip-hop e sono curiosa verso tutte le nuove tendenze. Condividere gli ascolti con gli altri è fondamentale: per questo ho fondato TomTomRock.
