di Marina Montesano
Di recente Joseph Mount dei Metronomy, a un intervistatore che gli chiedeva “qual è il disco che consideri più sopravvalutato”, rispondeva: “qualsiasi cosa dei Flaming Lips”. Ho riso, pur pensando che almeno The Soft Bulletin a me era piaciuto parecchio. Vero però che negli ultimi anni Wayne Coyne & co. si sono fatti sentire più per qualche polemica pretestuosa (come quella vs gli Arcade Fire) che per la produzione musicale. Ed ecco arrivare With A Little Help From My Fwends, rivisitazione del classico dei Beatles, portato a termine dai Flaming Lips con il piccolo aiuto di collaboratori vari (J Mascis, Moby fra gli altri). L’ascolto genera più che altro una domanda: perché? Le interpretazioni seguono generalmente una strada comune; ossia, si prende la canzone così com’è e le si aggiungono sezioni, voci, suoni inediti, spesso dissonanti, tendenti a riproporre al cubo il coté fortemente psichedelico dell’originale. Né dissacrazione né omaggio, il disco sembra fatto per pompare il già enfiato ego di Wayne Coyne, che naturalmente stona “what would you do if I sing out of tune”, o che nel calderone pensa bene di buttare anche Miley Cyrus – che provocazione! -, piuttosto aggraziata, invece, nell’interpretare Lucy In The Sky With Diamonds e A Day In The Life. Inutile aggiungere altro; torno ad ascoltare The Soft Bulletin: e se mi fossi sbagliata?
4/10
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The Flaming Lips – Lucy In The Sky With Diamonds