Si intitola Tales Of Us il nuovo disco dei Goldfrapp.
Il sesto album dei Goldfrapp, Tales Of Us, rappresenta almeno parzialmente una sorta di ritorno alle origini: ricorda infatti le atmosfere eleganti del primo lavoro del duo inglese, Felt Mountain, pubblicato nel 2000. Eliminate le tastiere e qualunque base ritmica, Tales Of Us è un concept album ispirato al cinema e alla letteratura dell’orrore. Ogni brano è una storia che ha per titolo un nome di persona, con l’unica eccezione di Stranger. Dieci tracce solo chitarra e voce, scarne, minimaliste e vagamente new age che rendono il tutto una lunga suite omogenea. Interessante l’idea di aver affidato alla regista Lisa Gunning, compagna di vita di Alison Goldfrapp, cinque clip che affiancano l’uscita del disco rappresentando sullo schermo i sogni e le ossessioni racchiuse nel disco.
Un disco poco convincente
Scelta coraggiosa o scelta suicida? Il risultato infatti è quanto mai incerto, dal momento che potrebbe scontentare tutti. Tales Of Us non mette in discussione il talento e la creatività dei Goldfrapp, ma rischia di apparire un prodotto troppo di nicchia e un tantino snob per convincere un pubblico vasto, ma allo stesso tempo non ci pare abbastanza incisivo da battere realmente nuovi territori e convincere nuovi scoltatori. Lascia insomma sospesi in attesa di conferme, qualunque sia la direzione che i Goldfrapp vorranno intraprendere.
5,5/10