jamesyorkston cellardyke

 jamesyorkston cellardyke

di Fausto Meirana

Si stendono un po’ malinconiche, come fattorie nella brughiera, le sedici nuove canzoni del cantautore scozzese James Yorkston; The Cellardyke Recording and Wassailing Society è un disco introspettivo e autunnale, caratterizzato dalla delicata raffinatezza degli arrangiamenti.  Il fervente folk-revival  di alcuni lavori precedenti è praticamente scomparso, dando spazio a canzoni dense di racconti e ricordi, da cantautore puro. La voce di Yorkston è spesso condivisa o accompagnata da voci femminili, come quella di KT Tunstall, o prende il ritmo  del parlato come in Guy Fawkes Signature,  ricordando alla lontana alcuni ‘sermoni’ alla Christy Moore; chitarre e strumenti a corda forniscono il consueto contrappunto ritmico, mentre sono piuttosto rare le percussioni ( e la cosa può sorprendere considerando che il produttore è il danzereccio Alexis Taylor degli Hot Chip). Il disco dura comunque il doppio del precedente I Was A Cat From A Book, che superava di poco la mezz’ora,  presentandosi come un progetto più armonico e compiuto.  In chiusura, un po’ a sorpresa, una bella e asciutta  versione per piano e voce della You And Your Sister di  Chris Bell (Big Star) dal suo unico album I Am The Cosmos.

8/10

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James Yorkston – Fellow Man 

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