Se è vero che ci vuole un po’ di tempo ad abituarsi alla voce dal timbro sommesso e flautato di Jessica Pratt (e a qualche suo birignao di troppo), bisogna però ammettere che essa si coniuga perfettamente con i delicati arrangiamenti dominati dagli arpeggi della chitarra acustica e con le raffinate armonie vocali che ricordano più d’una volta le ariose performance di grandi artisti come David Crosby o Joni Mitchell.
On Your Own Love Again, il secondo disco della cantautrice californiana, è stato registrato con pochi mezzi e piccoli ma apprezzabili interventi sonori che rivestono al meglio i semplici brani cantautorali e le loro classiche (anche troppo) problematiche esistenziali. Alcuni fruscii e imperfezioni contaminano con furbizia la scena sonora, fornendo alla registrazione una discreta connotazione vintage (o finto-povera tipo Bad Dept di Hiss Golden Messenger) che, di questi tempi, qui o in California, conta più dell’alta fedeltà.
7,2/10