King Gizzard & The Lizard: psichedelia travolgente da Melbourne.

La mini-suite iniziale di I’m In Your Mind Fuzz è favolosa nella sua concettualità fuori di zucca. Una serie di variazioni sul tema della mente ‘posseduta’ in un travolgente tripudio di riverberi, svise chitarristiche a 100 all’ora, reminiscenze di Hawkwind e Groundhougs, scale orientali, armonica debordante, voce che fa capolino qua e là tipo spiritello malevolo e anche parecchia autoironia.
L’Australia strana di King Gizzard & The Lizard Wizard
Ecco dunque che King Gizzard & The Lizard Wizard fanno subito dimenticare il nome scemotto e ricordano invece due cose: 1) che gli australiani, soprattutto quelli di Melbourne (da lì proviene la band), danno artisticamente il meglio di sé nella disfunzionalità (vera od ostentata poco importa); 2) che negli ultimi anni, un po’ ovunque nel mondo, sono spuntati come funghi (sì, la battuta è modesta) tantissimi gruppi in grado di produrre musica psych certamente legata al passato 1967-1974, ma anche molto coinvolgente, dai Tame Impala ai Pond, dai Temples ai Vibravoid.
I’m In Your Mind Fuzz e le sue molte sfumature di psichedelia
Dopo un inizio tanto fantasmagorico, il quinto album (primo per la Heavenly) della formazione perde quota solo di poco, andando a posizionarsi in un contesto più vellutato, con flauti prog e un paio di ballate che rappresentano i momenti più strutturati del lavoro pur portando, chissà perché, la parola “Jam” nel titolo. Ora resterebbe solo da cambiare il nome; per uno ancora più scemo, s’intende.
Be the first to leave a review.
httpv://www.youtube.com/watch?v=6qwdxKkmhoc
King Gizzard & The Lizard Wizard – Cellophane