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Archy Marshall, meglio noto come King Krule, compie 19 anni negli stessi giorni in cui esce il suo primo LP, 6 Feet Beneath the Moon; e nonostante l’età giovanissima è un disco atteso, visto che il suo nome e un primo EP circolavano gia da almeno un paio d’anni. Qualcosa di Archy Marshall ha colpito l’immaginario di molti: persino l’addormentata stampa italiana ne ha parlato e addirittura Beyonce consiglia l’ascolto del singolo Easy Easy. Merito del suo talento o del suo manager?

Certamente il talento qui non manca e Beyonce ha ragione: Easy Easy apre il disco con un racconto di noie urbane che lascia sperare per il meglio; King Krule ha una voce singolare, cupa e baritonale, e uno stile d’interpretazione a metà strada tra Billy Bragg e Joe Strummer; ma non è soltanto un rock’n’roller o un folksinger, perché le influenze dub e jazz sono tanto evidenti quanto in grado di variare la sua palette sonora. Forse dovrebbe solo imparare a metterle al servizio di una scrittura meglio definita, visto che a tratti 6 Feet sembra perdersi dietro ai suoni e alle parole più che alle canzoni, anche perché è un disco troppo lungo. Ma nel complesso il giudizio è positivo e lascia spazio alle aspettative per quanto seguirà.

7.4/10

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