Magnus-Where-Neon-Goes-To-Die

Magnus-Where-Neon-Goes-To-Die

di Marina Montesano

Il nome Magnus forse non suonerà familiare a molti: il solo disco prodotto, The Body Gave You Everything, risale infatti a dieci anni orsono. Ma dietro questo nome si cela almeno un personaggio che una certa notorietà invece l’ha raggiunta, ossia Tom Barman dei dEUS, che si affianca a CJ Bolland per una deviazione dal rock obliquo della sua band consueta e si avvicina alla dance fra electro e hip-hop. “You know that rockers just shouldn’t rap” ammonisce lui stesso in Catlike, e a tratti verrebbe voglia di dargli ragione, perché almeno all’inizio le sue prestazioni vocali su Where Neon Goes To Die sorprendono: Barman si accontenta infatti di una sorta di parlato, lasciando ai featurings il ruolo di rappers. E in molti casi, a partire da Catlike, i risultati sono divertenti e il disco, non troppo lungo, si ascolta molto volentieri. Una menzione per Singing Man, dove Tom Smith degli Editors si occupa del canto con un citazionismo spinto nei confronti dei Depeche Mode. Non palpiteremo per dieci anni in attesa del terzo episodio, ma Where Neon Goes To Die è un disco di electro-pop a tinte dark soddisfacente e tutto sommato originale.

7/10

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Magnus – Singing Man

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