melanie de b Blackened Cities

 

Melanie De Biasio e Blackened Cities: un pezzo di 24 minuti (raro) che scorre in un attimo (rarissimo).

Un pezzo da 24 minuti è da tempo una rarità in ambito rock e dintorni. Certo, gli Swans ogni tanto si cimentano sulla lunghissima distanza, ma lì non si tratta di ‘pezzi’ quanto piuttosto di mani pigiate sui tasti della psicosi e che a quei tasti restano attaccate (in questo senso li si potrebbe definire in effetti ‘pezzi di psicosi’).

Blackened Cities, invece, è una sorta di suite a metà strada fra jazz (la ritmica e il piano) e prog (le tastiere ‘70s, il flauto) entrambi in modalità misurata e si muove, quantomeno all’apparenza, fra struttura pensata a priori e improvvisazione traendo, peraltro, il meglio da entrambe le fonti. Melanie De Biasio forse è stanca del cliché, tra il buffo e il riduttivo, della “Billie Holiday belga”, gioca dunque su toni meno felpati rispetto al passato ed è bravissima nel dialogare senza fatica con gli strumenti. Il risultato è che i 24 minuti passano in un attimo (mica come con gli Swans…) e vien voglia di riascoltare subito il disco in cerca di sfumature, echi, frasi accennate.

Si potrebbero citare come termini di riferimento Pharoah Sanders, Patti Waters, i Talk Talk e persino i Blue Nile; in realtà funziona di più il parallelo, più emotivo che sonoro, con il recente Sketches of Skelmersdale dei Magnetic North: realtà urbane tra il grigio e il nero descritte senza tristezza o brutalismo; con leggerezza e gioia di vivere a prescindere dal contesto, invece.

7,8/10

 

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Nello scorso secolo e in parte di questo ha collaborato con Rockerilla, Musica!, XL e Mucchio Selvaggio. Ha tradotto per Giunti i testi di Nick Cave, Nick Drake, Tom Waits, U2 e altri. E' stato autore di monografie dedicate a Oasis, PJ Harvey e Cranberries e del volume "Folk inglese e musica celtica". In epoca più recente ha curato con John Vignola la riedizione in cd degli album di Rino Gaetano e ha scritto saggi su calcio e musica rock. E' presidente della giuria del Premio Piero Ciampi. Il resto se lo è dimenticato.

Di Antonio Vivaldi

Nello scorso secolo e in parte di questo ha collaborato con Rockerilla, Musica!, XL e Mucchio Selvaggio. Ha tradotto per Giunti i testi di Nick Cave, Nick Drake, Tom Waits, U2 e altri. E' stato autore di monografie dedicate a Oasis, PJ Harvey e Cranberries e del volume "Folk inglese e musica celtica". In epoca più recente ha curato con John Vignola la riedizione in cd degli album di Rino Gaetano e ha scritto saggi su calcio e musica rock. E' presidente della giuria del Premio Piero Ciampi. Il resto se lo è dimenticato.

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