di Fausto Meirana
Titolo chilometrico, durata tradizionale; nell’ambito dei canonici quaranta minuti Neko Case si confronta con un periodo difficile: depressione, lutti e, non ultimo, il giro di boa degli anta… Cantautrice squisitamente americana, risulta però difficile da piazzare in un genere preciso: nonostante affrontino temi seri, i brani più veloci tendono ad apparire sfuggenti, banali o compressi nella morsa del pop-rock; quando invece la dimensione scelta è la ballata le cose cambiano, la strumentazione scarna aiuta l’ascolto e favorisce la comprensione dei testi. Due brani si distinguono, per diverse ragioni: la cover di Afraid di Nico, affrontata senza complessi o remore, e Nearly Midnight, Honolulu, triste storia di un disamore tra madre e figlio, cantata senza accompagnamento tranne quello di un quartetto vocale. Come d’abitudine si contano presenze importanti in sala di registrazione, un Los Lobos qui, un Calexico là e un pizzico di Giant Sand (ovviamente Mr. Howe Gelb). Oggetto strettamente riservato a chi ama le cantantesse a stelle e strisce, comunque.
6.5/10
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Neko Case – Man