
di Mauro Carosio
I New Order nascono da un lutto. Quello che ha segnato lo scioglimento dei Joy Division dopo il suicidio di Ian Curtis nel 1980.
Da allora la band inglese ha cambiato nome ed è ripartita abbandonando le cupe tinte new wave di Unknown Pleasure e Closer per passare a un genere più melodico, ma al tempo stesso muscolare ed elettronico, che li ha resi una delle realtà più influenti ed apprezzate della scena anni ’80. Music Complete esce dopo dieci anni di silenzio discografico (a parte due raccolte) e non tradisce le aspettative del titolo. Un disco di musica completa, ben strutturata ed egregiamente arrangiata come ci si può attendere da artisti che sanno scrivere canzoni da 35 anni. I New Order non sono tornati per celebrare un qualche revival, ma per dare una scossa a un genere musicale che ha ancora molto da dire. Uguali a se stessi, ma per niente imbarazzanti, i New Order del 2015 sono un esempio di come si possa far tesoro delle esperienze passate guardando all’attualità. Non mancano gli ospiti illustri: Iggy Pop, Brandon Flowers e Tom Rowlands dei Chemical Brothers contribuiscono a rendere Music Complete un album di tutto rispetto. Un mix di elettronica, dance e sinth-pop di ottimo livello anche nei momenti più sempliciotti tipo l’improbabile parlato in italiano in Tutti Frutti. Anticipato da un singolo di facile presa, Restless, l’album scorre senza cedimenti con punte degne di nota come Plastic o Stray Dog: due canzoni che valgono l’intero disco.
7,5/10
httpv://www.youtube.com/watch?v=8c_3Afx9ZGE
Restless