PolicaUC
PolicaUC

di Mauro Carosio
 
Terzo appuntamento con la band statunitense capitanata dalla frontwoman Channy Leaneagh che qui dà il meglio di sé. United Crushers esce dopo tre anni di silenzio discografico e si rivela come il disco della definitiva maturità artistica dei Poliça. Se resta presente la matrice synth-pop delle origini, inevitabile risulta ora il paragone con Beth Gibbons, in quanto le atmosfere trip hop create da  sintetizzatori e percussioni utilizzati a regola d’arte ricordano i tempi d’oro dei Portishead a vent’anni e migliaia di chilometri di distanza. Paragone che comunque nulla toglie a un sound che alla fine è innovativo e originale grazie a intuizioni melodiche tanto bizzarre quanto azzeccate. Un disco perfetto e spietato nei contenuti, che toccano senza mezzi termini i temi più scottanti della contemporaneaità con un misto di leggerezza e inquietudine. Dodici brani tra i quali spiccano i primi due singoli dalla linea melodica impeccabile ed elegante: Wedding e Lime Habit. Il resto di United Crushers comunque rivela ottime sorprese anche con gli ascolti successivi quando si scoprono altre due perle: Berlin e Lately. Vivamente consigliato.
 
8,2/10
 
Lime Habit
 
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