Alessandro Baris - Sintesi

L’eclettico Alessandro Baris approda infine al disco solista: Sintesi

Prima o poi doveva accadere che Alessandro Baris pubblicasse un disco a suo nome. Produttore, polistrumentista, ha fatto parte di gruppi come Collisions, L’Altra, Comfort, è stato invitato a numerosi festival e rassegne in Italia e all’estero e ha collaborato con numerosi musicisti quali C’Mon Tigre, Egle Sommacal, L’Altra, Lee Ranaldo, Lisa Papinea. Gli ultimi due artisti citati partecipano anche a Sintesi. Si tratta di un ep lungo, dura poco meno di mezz’ora, ed esce per l’etichetta messicana Otono Records in vinile e digitale. Baris ha suonato, composto, registrato e prodotto il disco, mentre i testi dei quattro brani cantati sono scritti dai rispettivi esecutori.

Suoni e voci di Sintesi

Sintesi è un album prevalentemente elettronico, la prima traccia Unheard è un susseguirsi di suoni molto meditativi e tranquilli che creano subito un’atmosfera assorta e vagamente onirica. La sensazione è quella di essere immersi in un liquido increspato da morbide onde sonore, ma è una sorta di quiete prima della tempesta che arriva con la seconda traccia Last Letter To Jayne. Una tempesta emotiva sottolineata da una musica cupa e dall’andamento grave e maestoso, mentre la voce di Lee Ranaldo alterna e sovrappone recitativo e cantato. Non a caso il testo è stato scritto dall’ex Sonic Youth durante il periodo claustrofobico della pandemia e in coincidenza con la rottura di una relazione sentimentale. Ed è questo senso di chiusura e di perdita che percorre tutta la splendida canzone.

Che Emma Nolde fosse una bella promessa me ne ero accorto ascoltandola in concerto, ma in Embers la cantante toscana offre una prestazione straordinaria per profondità emotiva e capacità interpretativa. La sua voce modella le parole con grande intensità venando il testo di una sottile malinconia nel suo oscillare fra paura e speranza.  «At least I found someone before the end» è il verso chiave del testo, mentre la musica di Baris fluttua calda e fragile verso il finale in un coinvolgente crescendo emotivo. All That è uno strumentale, qui batteria e chitarre movimentano le scintillanti atmosfere spaziali, mentre con Nival la brava Lisa Papineau ci riporta a un forte senso di perdita e fragilità reso magnificamente dalla voce esile e accorata della cantante, mentre i suoni si fanno gorgoglianti e inquieti. Chiude l’ep Lifetime: synth e un piano impressionista ci immergono in un’atmosfera lirica e sognante che, con l’ingresso della batteria e con la voce alterata, distorta, cupa e sussurrata di Baris, diventa via via più torbida e scura.

 

Alessandro Baris - Sintesi
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Nato nel 54 a Palermo, dal 73 vive a Pisa. Ha scritto di musica e libri per la rivista online Distorsioni, dedicandosi particolarmente alla world music, dopo aver lavorato nel cinema d’essai all’Atelier di Firenze adesso insegna lettere nella scuola media.

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