Già un veterano nonostante l’età: torna Alex G con God Save the Animals
Non lo conoscevo il giovane cantautore americano Alex G (per Giannascoli), giovane poi anagraficamente, perché nonostante i 30 anni di età con questo God Save the Animals (Domino) il nostro giunge alla sua nona prova. Disco compatto, dove l’artista di Philadelphia sciorina tutto il suo talento (innegabile) nel trovare melodie accattivanti anche se molto spesso oblique e non ordinarie.
Piccoli Sufjan Stevens crescono, mi verrebbe da dire, ma non solo; ci troviamo anche un po’ di Eels, qualcosa del post rock di Chicago nel versante più pop e le sonorità low-fi tipiche del attuale cantautorato indie a stelleestrisce.
Le canzoni del nuovo disco
Un pugno di canzoni di ottimo livello, scritte da una artista che la materia la sa sicuramente maneggiare; tre quarti d’ora di musica che ti culla e ti scuote con un pop di classe con chitarre e tastiere in primo piano, percussioni non invadenti, voci suadenti, cori femminili; ricordiamo tra i diversi episodi il crescendo incalzante di Runner, lo zucchero e il miele di Mission, il fascino sottile e obliquo di Ain’t it Easy, l’acida elettricità di Blessing, la grazia irresistibile di Early Moring Waiting, tra archi e chitarre, il country stralunato di Miracles.
Perché God Save the Animals non convince pienamente, ma Alex G ha talento
Il disco scorre, piacevole e meno innocuo di quello che si potrebbe sospettare ad un primo e distratto ascolto, mettendo in mostra il talento di un artista sicuramente di spessore; però quello che sembra mancare è il colpo d’ala che trasforma un gruppo di piacevoli bozzetti sonori in una raccolta di preziosi diamanti sonori, quel qualcosa di indefinibile che riesce a rendere anche il pop all’apparenza più semplice un’irripetibile opera di artigianato sonoro.
E alla fine le canzoni scivolano via come sabbia dalle mani e quello che resta è un disco di certo piacevole ma che rimane nella media e a cui manca quello scarto per renderlo veramente un’opera da ricordare e riascoltare. Ed è un po’ un peccato perché questo trentenne ci sa veramente fare ed ho come la sensazione che in futuro ci potrà regalare qualcosa che riuscirà ad esprimere appieno il suo talento.
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