All Them Witches: i cattivi di Nashville.

I primi secondi di Nothing As The Ideal, sesto album degli All Them Witches, preoccupano. Saturnine & Iron Jaw inizia con un fondale sonoro sinistro su cui gorgogliano voci sin troppo perfette per evocare “Tutte quelle Streghe” o per una versione parrocchiale dei Black Sabbath. Poi però lo stesso pezzo mostra uno sviluppo interessante in chiave che si potrebbe definire stoner-laconica. Possente è la successiva Enemy Of My Enemy che allo stoner aggiunge i Led Zeppelin e anche i Jethro Tull di Aqualung. A questo punto si può pensare a un eccesso di revivalismo, eppure a gente che suona queste cose arrivando da Nashville e che ha inciso (nel 2015) un disco che s’intitola “un surfista morente incontra il Creatore” si perdonerebbe quasi tutto.
Nothing As The Ideal migliora brano dopo brano
Il perdono risulta ancor più facile di fronte agli sviluppi successivi. La lunga See You Next Fall, con la sua dimensione hard-psych, fa pensare a referenti infine contemporanei: diciamo dei King Gizzard & The Lizard Wizard che si prendono più sul serio. E che fanno sul serio, stavolta senza bisogno di grandi accelerazioni, piuttosto prediligendo una dimensione tra il sinuoso e il solenne. Ancora meglio è The Children Of Coyote Woman, ballatona desertica che potrebbe piacere persino a qualche concittadino redneck dei Nostri. 41 serra le fila, ma è come se qualcosa fosse cambiato e la durezza di inizio programma – pensata forse per produrre un paio di classici da proporre live – prendesse una direzione oscuramente epica.
L’usato-nuovo degli All Them Witches
L’altro pezzo lungo di Nothing As The Ideal è la conclusiva Rats In Ruin, lenta e funerea come un pezzo di Mark Lanegan, ma più coinvolgente di molto repertorio recente dell’ex Screaming Trees (e con un crescendo finale che emoziona). Dunque All Them Witches non faranno cambiare idea a quelli che dicono che nel rock odierno non c’è niente di nuovo, ma almeno le loro vecchie idee sono quasi sempre piuttosto buone. Dovrebbero solo essere più rolling e meno stoner
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