Lo spettacolo Eclipse di Amadou & Mariam diventa un disco.
Eclipse è uno spettacolo musicale-teatrale messo in piedi da Amadou & Mariam, forse oggi i musicisti maliani più famosi nel mondo, la particolarità è che lo spettacolo si svolge totalmente al buio, un effetto totalmente coinvolgente e denso di sorprese che prepara gli spettatori a vivere per un’ora e mezza la stessa esperienza che i due cantanti vivono da quando hanno perso la vista. Il che accadde all’età di 15 anni per Amadou e di 5 per Mariam. I due si sono conosciuti e innamorati in un istituto per ciechi di Bamako e da allora formano una coppia musicale affiatatissima e di successo. Eclipse (Because Music) ripercorre la loro carriera e la loro vita sia attraverso le canzoni che il racconto che viene recitato fra un brano e l’altro da Oxmo Puccino nella versione francese e da Isaak De Bankolé in quella inglese.
L’ascesa del duo maliano
Dall’infanzia alla malattia e poi il lungo cammino che li ha portati al matrimonio e a intraprendere una carriera musicale che li porterà prima al successo nell’Africa Occidentale, e successivamente alla clamorosa svolta nel 2005 con Dimanche à Bamako, il disco prodotto da Manu Chao che li ha fatti conoscere al mondo intero, poi verranno numerose collaborazioni, per esempio con Damon Albarn, presente come narratore in una traccia in cui racconta del loro incontro e collaborazione, dalla sua produzione per l’album Welcome to Mali alla partecipazione del duo al progetto Africa Express.
Amadou & Mariam – Eclipse: cosa propone
Lo spettacolo è stato messo in piedi più di dieci anni fa e ha già girato il mondo, adesso viene riproposto per il momento in versione solo digitale e ci dà la possibilità di ripercorrere momenti salienti della loro produzione discografica, infatti non ci sono brani inediti, ma versioni riarrangiate per l’occasione di alcuni, undici per l’esattezza, fra i brani più famosi del loro repertorio. Il loro stile non si discosta dalla canzone pop della loro area geografica, ritmi afrobeat, canto a botta e risposta fra solista e coro, un mood tendente alla malinconia, ma non mancano venature blues come in A Chacun Son Probléme o funk psichedeliche come in Fama Allah con la presenza dell’ottima tastierista Idrissa Soumaoro.
Se queste registrazioni sono un’ottima occasione per conoscere la musica del duo è anche vero che aver scelto di riproporre integralmente lo spettacolo finisce per appesantirne l’ascolto, infatti le parti narrate finiscono per intralciare l’ascolto, renderlo fin troppo didattico, forse sarebbe stato meglio limitarsi a trascriverle in un eventuale libretto di accompagnamento al cd, ma anche questo è uno dei non pochi limiti per le purtroppo sempre più numerose uscite solo in digitale.
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