Il progetto del duo Annalized_Noiose si intitola ESOION.
Fuori da ogni possibile classificazione che rientri nell’ambito delle certezze (?) stilistiche che chiamiamo ascolti, più simile al concettuale Teatro Panico del trio Jodorowsky/Topor/Arrabal, vicino forse alle provocazioni della Fura dels Baus e ai primigeni vagiti di Diamanda Galás, il progetto/duo Annalized_Noiose giunge con ESOION alle nostre porte aurali ormai prive di quel marchio salvifico che ci avrebbe illusoriamente preservato da piaghe di divina misericordia.
I componenti
Annalized è Annalisa Pascai Saiu, nata in una Sardegna indubbiamente culla di molte sue affezioni profane, cult figure assolutamente unica per capacità vocale e performativa nel panorama — anche più di nicchia — dell’ambito ristrettissimo delle musiche altre, poetessa e studiosa devota a indagare nel passato eso/essoterico viatici per un presente sempre più pagano negli intenti, ma mascherato di indottrinamento per il pubblico astante ed ipoacusico. Si accompagna da anni all’istriano Emilio Bernè, ossia Noiose, sarto sonoro e sonico delle performance, che tra elettronica e vere percussioni si propone come indispensabile elargitore di suoni che paiono provenire dall’Ade.
Annalized_Noiose – ESOION: un’esibizione live per il duo
ESOION è testimonianza nuda e cruda di un’ennesima esibizione live del duo, in quel di Skopje, nei Balcani, dove Annalized intraprende — attraverso un uso della voce che potrebbe ricordare finanche lo Stratos più sperimentale — un tragitto metalinguistico in cui si fondono sardo, greco, bizantino e quant’altro si riesca a dedurre, atto a condurre l’ascoltatore in fasi diverse della propria evoluzione nell’ambito dell’emissione sonora. Trasla lallazioni infantili, urli primari e lingue diverse che appaiono come vere e proprie mappe soniche per indagini nell’Es, sfanculando Io e Super-Io.
Non è un caso, infatti, che le due suite si chiamino Revelation pt. 1 e pt. 2: lo scopo del duo è esattamente quello di disvelare quanto di ignoto ci sia nella concezione della fruizione di suoni atti a suscitare palindrome emozioni e dualismi in quella che si considera piacevolezza attraverso il dolore.
La Industrial Ölocaust Recordings
Il lavoro esce per la Industrial Ölocaust Recordings di Mario Cardinale, coraggiosa label e coraggioso promotore — attraverso gli artisti che pubblica — di suoni che sanno di qualcosa di completamente diverso. E di quanto bisogno ce ne sia oggi, si sa.
Non per tutti i palati, ESOION, che richiede più ascolti per coglierne ogni possibile sfumatura e suggestione, è un labour of love dove la Babele linguistica e sonora compiono perfetto matrimonio — pagano, ovviamente.
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