Esce per A.MA Records il nuovo disco del chitarrista Antonio Trinchera: Fauves.
L’attività musicale del chitarrista Antonio Trinchera ha sempre cercato di sperimentare gli incroci e le connessioni possibili fra le sue grandi passioni: il jazz e l’elettronica. In questo nuovo lavoro, uscito ancora per la label A.MA, e intitolato Fauves, in esplicito riferimento al movimento artistico sorto in Francia agli inizi del Novecento che si caratterizzò per l’uso emotivo del colore, isporandosi a quell’antica vanguardia Trinchera «combina insieme semplicità e complessità per creare una fusione emotiva e musicale»: così recita il comunicato stampa. Ad accompagnarlo in questa nuova avventura Dony Valentino al piano e al violino, Camillo Pace al contrabbasso, Aòessio Santoro e Leo Consoli che si alternano alla batteria.
Musica all’insegna della contaminazione
All’interno dei due poli rappresentati dal jazz e dall’elettronica Trinchera si muove con estrema agilità e libertà, non rifuggendo incursioni nel pop, nel funk e nella poliritmia. Il risultato è pertanto una serie di paesaggi sonori molto variegati e non imbrigliati in formule canonizzate. Ne risulta una musica calda, suggestiva, capace di creare uno spettro ampio di emozioni, che potrà anche far storcere il naso ai puristi del jazz (ma ne esistono ancora in un’epoca in cui la contaminazione è parte integrante della migliore musica contemporanea?), ma che crediamo potrà soddisfare chi ama la musica che non ha paura di correre rischi, anziché contentarsi di muoversi su terreni sicuri, ma anche scontati.
Le tracce di Antonio Trinchera – Fauves
La prima traccia 1976 ci immerge in atmosfere un fra l’etereo e l’algido che nella successiva Bug Night vengono scaldate da un arrangiamento funk. Con Sure Like This comincia a serpeggiare una certa inquietudine, i suoni dei vari strumenti si sovrappongono creando un’atmosfera di sotterranea tensione. Tutti questi elementi trovano piena espansione nella bellissima title track dove a condurre le danze sono percussioni poliritmiche e su cui si stratificano suoni oscuri e misteriosi. Splendido il solo di chitarra, siamo aldilà dei generi, qui la musica ha solo un forte impatto emozionale. Anche le altre cinque tracce rimanenti tengono alta la tensione e la qualitù, dalla palpitante Two For The Light all’ariosa Woman’s Dream fino alla malinconia impreziosita dal violino elettrico di The Tractor and the Child.
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