Aoife Nessa Frances e i paesaggi irlandesi di Protector.
Protector, di Aoife Nessa Frances, è un disco nato nell’ovest dell’Irlanda, ma il suo contenuto mantiene ben poco dell’irruenza meteorologica associata a quelle latitudini. Al contrario, il disco sembra evocarne i rari momenti di quiete, quando la pioggia e i venti si prendono una pausa. La cantautrice dublinese, qui al secondo disco, ha passato molto tempo nella contea di Clare, un buen retiro che si è reso necessario dopo l’uscita del convincente esordio del 2020, Land Of No Junction. A causa dell’infame periodo che abbiamo tutti attraversato, quella permanenza obbligata è servita alla realizzazione di Protector, e chissà, forse anche il titolo riecheggia la lunga e forzata convivenza, teatro di protezione e cura.
Aoife Nessa Frances nel solco di una gloriosa tradizione
Quest’opera si aggiunge alla grande quantità di dischi che ci giungono dal mondo delle cantautrici, con una qualità media dell’offerta sempre molto alta, per quanto il genere appaia un po’ sfruttato. Qui Aoife Nessa Frances presenta una serie di canzoni piuttosto uniformi e con molte suggestioni del passato remoto – Sandy Denny, Marianne Faithfull, Nico – e di quello più recente – Cowboy Junkies, Chris & Carla, Mazzy Star.
La musica di Protector
Protector (pubblicato da Partisan Records) convince soprattutto nella cura degli arrangiamenti (per tutti valga lo splendido esempio di Emptiness Follows, brano apripista con arpa, archi e tromba) e nella voce calda e sicura di Aoife (sembra che la pronuncia corretta sia ‘’i-fa’’). L’endorsement di Conor O’Brien dei Villagers, non fa altro che confermare quanto detto (il cantautore appare in alcuni brani alla tromba, una sua recente passione).
Chi voglia approfondire sappia che sul palco la cantautrice convince ancora di più, come si può vedere in alcune esibizioni generosamente rilasciate in rete. Aoife e la sua band tengono il palco con grande stile e professionalità, quindi (i promoter si considerino avvertiti) sarebbe proprio interessante avere la possibilità di ascoltarla dal vivo anche da noi…
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Fausto Meirana
Recensore di periferia. Istigato da un juke-box nel bar di famiglia, si cala nel mondo della musica a peso morto. Ma decide di scriverne solo da grande, convinto da metaforici e amichevoli calci nel culo.
