Assalti Frontali – Notte ImmensaDaje Forte Records/Master Music

Il ritorno dei padri del rap italiano: Assalti Frontali – Notte Immensa.

Militant A è uno dei padri del rap italiano; autore con gli Onda Rossa Posse di Batti il tuo tempo (che può essere considerato a tutti gli effetti il primo disco rap pubblicato nel nostro paese), arriva oggi con Notte immensa al decimo lavoro con gli Assalti Frontali. Lo accompagnano il Pol G e alcuni ospiti scelti tra i giovani esponenti della scena romana e non solo.

Un concerto annullato e l’idea del disco

L’idea del disco nasce quasi di getto la sera del 7 ottobre 2023 quando, saputo dell’annullamento del concerto che Assalti Frontali avrebbero dovuto tenere a Gaza a gennaio 2024, Militant A decide: “domani vado in studio e inizio il nuovo album e lo chiamerò Notte Immensa”. Un titolo dal doppio significato: quello pessimista del grande buio in cui il mondo stava sprofondando, ma anche quello ottimista, perché “nel buio si vedono delle luci splendere, le stelle polari che ci conducono nel cammino da cui può nascere la resistenza”.

Notte Immensa e la rivendicazione del rap old school di Assalti Frontali

Così il rapper romano decide di raccogliere i testi scritti nell’ultimo anno, liriche dal forte impatto emotivo, che sulle basi perfette di Disastro e Bonnot restituiscono la figura di uno dei migliori rapper italiani. Il suo è un rap classico, legato alla old school, come quello della title track Notte immensa, quasi una rivendicazione identitaria (“tutta la vita cercando un posto migliore / noi ci troviamo ancora dove è giusto stare”), una canzone di resistenza contro le storture del mondo. Una rivendicazione di appartenenza alla scena e anche della sua primogenitura, che troviamo anche in So’ già rientrato (“sono ancora nel rap, ancora faccio il botto / ne ho viste almeno sette di generazioni”), e che nella splendida Focus sulle rime lo porta ad autocitarsi (quel ritornello “a sinistra a sinistra all’estreme sinistra” arriva dal brano HC, pubblicato in Conflitto nel 1995).

L’impegno sociale di Militant A

L’attivismo e l’impegno di Militant A nella vita quotidiana si riflettono come sempre nelle sue liriche, ancora una volta in prima fila nella lotta per difendere diritti e libertà, che sia contro il patriarcato, come in Più che si può, dove il testo viaggia su basi raffinate e originali (“senti che bel suono ha la parola libertà”), o a sostegno dei movimenti, come in Subito fuoco, con le parole che viaggiano veloci sul beat (“la voglia ritorna ed esce tutto di getto – per gli orfani dei movimenti – la rabbia del ghetto”).

Quella del rapper romano è una visione lucida e poetica ad un tempo dei problemi del mondo, espressa magnificamente in Sognatori cantata con Ellie Cottino (“per cambiare il mondo devi essere un sognatore”), dove manifestazioni e concerti diventano una cosa sola, (“il tempo passa io sto ancora in piazza”). Militant A invita soprattutto i più giovani a spezzare i confini, a guardare oltre le apparenze, e in Lascia la mente libera a credere in sé stessi (“se credi in te come all’inizio dell’hip hop nel ’73”).

Se i testi hanno quasi sempre una prospettiva globale, ancora una volta non vengono dimenticati i problemi locali che qui ritroviamo nel racconto delle periferie urbane contemporanee con i loro disagi e speranze in Casilina international, e nel ritmo latino americano di Nel barrio, dove l’autore si dichiara innamorato del barrio e della gente mia.

Con la Palestina e Gaza nel cuore

La Palestina è sempre presente nel cuore di Militant A, e se il disco apre con la tragedia di Gaza, si chiude con un pensiero rivolto ai bambini palestinesi (“ci siamo anche noi nel mondo / andare in altalena fra le case in rovina e fare resistenza”) in Fanculo ci siamo anche noi, dove si scaglia contro l’Occidente bugiardo e coloniale. Il disco si chiude con una frase che non lascia dubbi sulla sua posizione: “bambini innocenti e orfani faranno la storia quando nessuno ne avrà più memoria”.

Concreto e sognatore, Militant A ci regala un disco ispirato e maturo, opera di un lottatore indomito, sempre coerente con le proprie idee e con la propria visione del mondo, innamorato del rap delle origini (lo chiama “un rap che ha un senso”), capace di trattare argomenti importanti senza essere retorico (“la mia specialità vedere il dolore e trasformarlo in splendore”), mettendosi al timone della “notte immensa per dare al rap il mio pensiero”.

Assalti Frontali – Notte Immensa
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Musicalmente onnivoro, tendo a non rinchiudere i miei ascolti in generi musicali definiti. Collaboro con radio locali e testate on line. Faccio parte della giuria di alcuni premi nazionali (Premio Tenco, Premio Nazionale Città di Loano per la musica tradizionale).

Di Giorgio Zito

Musicalmente onnivoro, tendo a non rinchiudere i miei ascolti in generi musicali definiti. Collaboro con radio locali e testate on line. Faccio parte della giuria di alcuni premi nazionali (Premio Tenco, Premio Nazionale Città di Loano per la musica tradizionale).

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