BBDS ovvero Cosimo Boni, Ulrich Sandner, Arlo Bigazzi, Marzio Del Testa & Frank Bramato.
Recensione congiunta per queste due imprescindibili emissioni a firma BBDS che mi fan dire, giunti quasi alla fine di questo annus horribilis in decade malefica, che le grandi emozioni penta/grammaticali mi son giunte più dalla penisola stivalata che da fuori i confini, bene così.
Di Arlo Bigazzi già ebbi modo di parlar qui per la sua simbiocollaborazione con Elena Rosa M. La Vita che mi scalfì la cardioscorza e quindi mi garba assai tornarci or ora per questi due lavori che ci faranno tornare a riveder le stelle, nel senso di astri luminosi, per le altre sto ancora dando. È fuori discussione che qui si parla di musica alta ma, al tempo stesso, così radicata in un humus cultural sonoro che il concetto “la terra è bassa” non rende sufficientemente l’idea.
Backup Before Destroying The Society
BBDS nasce dal coinvolgimento da parte del Bigazzi di Urlich, Marzio e Cosimo, quattro generazioni a confronto, per il progetto Return To Acapulco, che già lodai, e si sviluppa in 7 caleidoscopiche esposizioni sonore nate per essere solo strumentali ma che ben gioiscono per la partecipazione in 2 brani, alla voce, di Frank Bramato, da sempre attivo nei circuiti quelli belli e che arricchisce di riflessioni testuali e vocali le cartoline iperimmaginifiche del progetto, il testo di Sono il Responsabile è di Giampiero Bigazzi, fratello di Arlo e impressionantemente dà voce a molti di noi che non la esprimono.
Il titolo Backup Before Destroying the Society, già superato dalla distopia attuale, è rigoroso monito a salvare il salvabile, meglio se con approccio che rende siderali, e l’intero lavoro si presenta come cartografico viaggio verso lande esplorate e non.
L’intro affidato a Mordere L’aria Mordere I Sassi è una linea immaginifica che congiunge Islanda, Africa e terre dell’Asia. Quand Le Silence Se Fait sposta l’asse su planimetrie algide dove l’acustica irrompe come un cuculo su altrui nidi, grandi suggestioni.
Sono il Responsabile è il primo episodio cantato, testo ineluttabile e contemporaneo mentre si dipanano suoni che paiono accidentali checché costruiti su linee ferree. Genealogìa De La Descomposiciòn è colta divagazione con un’estetica dove spazio e dura terra si incontrano mentre Dove Corre Il Crepuscolo appare come una lost track dei Rain Tree Crow (e si sa chi furono). Manifesto – Centinaio Di Parole è uno spoken urgente, da ascoltare come poesia sonora, un attacco contro l’attuale stato delle cose con una base discreta nel farsi sottofondo. Breath Me Close chiude il lavoro con solennità, un suono materico, direi un’illusione olofonica, romanticamente evocativa come i Fellini in bianco e nero o le pagine su carta di Pavese.
See You Down The Street, seconda uscita per Arlo Bigazzi, Franco Baggiani e Marzio Del Testa.
Si aggiunga che, oltre all’uscita del sovrascritto, l’immarcescibile Bigazzi, in compagnia di Franco Baggiani e Marzio Del Testa si producono in un altrettanto doveroso Ep digitale, See You Down The Street, con suggestioni prossime a Holger Czukay , e che propone solidi tappeti dronici, digressioni free e sprazzi di musica concreta meritevoli di attenzion ed ascolto con dovizia.
Inutile dire, musica da consumare così come lo è gran parte di quanto reperibile su The Big Catalogue dell’infinita Materiali Sonori.
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