Blur – Live At Wembley Stadium

I Blur celebrano la propria storia con il Live At Wembley Stadium.

Poco più di un anno fa, i Blur chiamavano a raccolta i loro fan inglesi (e non solo: c’eravamo anche noi) per un Live At Wembley Stadium che adesso diventa anche un disco e un docu-film. La band britannica celebra circa 35 anni di carriera, com’è noto non continuativi, ma fatti di una prima fase fulminea e poi di separazioni e ricongiungimenti. Sempre nel 2023 uno dei ricongiungimenti ha dato vita a un bel disco, The Ballad of Darren, cosìcche non abbiamo la sola celebrazioni del passato, ma anche uno sguardo sul presente.

Si attendeva il nuovo disco, come ricorda St. Charles Square

Difatti, i Blur aprono il loro Live At Wembley Stadium con uno dei brani di punta dell’ultimo album, St. Charles Square – uno dei pochi già sentito, peraltro, visto che il nuovo disco a quel punto era in uscita. Dal vivo la chitarra di Coxon suona ancora più in primo piano, ancora più bowiana circa Scary Monsters per intenderci. Si prosegue con uno dei maggiori successi del gruppo, There’s No Other Way, che mantiene tutta la sua freschezza e il potenziale da ballo a oltre trent’anni dalla sua uscita. Fu il secondo singolo dei Blur, creando un ponte tra l’inizio della loro carriera e l’album del 2023.

I quattro protagonisti

Popscene è un pezzo cult che mostra il lato dei Blur che più li ha resi famosi, e difatti anche su disco si percepisce bene la risposta del pubblico. Di sicuro, ancora oggi le canzoni che rispondono perfettamente alla dicitura brit-rock (o pop) fanno grande figura e non hanno perso nulla della loro brillantezza. Devo ricordarli? Parklife, Country House, Song 2, Girls and Boys …

Menzione a parte per Coffee & TV, con Graham Coxon accolto da ovazioni particolari proprio a lui riservate. In fondo, il poliedrico Damon Albarn ha messo da parte i Blur e il Brit per l’Africa o l’Islanda, o per i mondialisti Gorillaz, mentre Coxon è rimasto il ragazzo di casa. Il che è vero anche rispetto ai due se vogliamo “meno noti” (si fa per dire) Dave Rowntree, distratto dalla politica, e Alex James, distratto dal buon vino francese.

Il Live At Wembley Stadium mostra ogni aspetto dei Blur

In realtà con tutto il narcisismo tipico dei frontman, Damon Albarn non si può non amare così com’è, con la lacrima facile, che si scioglie quando interpreta la ballata dedicata a Londra e alla loro stessa storia: Under The Westway, ovviamente. Il Live At Wembley Stadium mantiene la voce che si incrina e il pianto alla fine, così come un paio di errori nel corso del set, tutte cose che in fondo ci restituiscono i Blur più umani, meno superstar, anche dinanzi a ottantamila persone.

Fra le diciassette canzoni c’è spazio per gli episodi molto meno pop, e più psichedelici, come Trimm Trabb, Oily Water e This Is a Low, nonché, ovviamente, per le ballate più melodiche, come Tender e The Universal, che chiude in perfezione il disco e il concerto. I Blur del 2023 suonano meno veloci di un tempo, certo, ma canzoni come  Song 2 o Girls and Boys li vedono ancora interpreti credibili della propria storia. Il colpo d’occhio della copertina non mente.

Blur – Live At Wembley Stadium
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Mi piace la musica senza confini di genere e ha sempre fatto parte della mia vita. La foto del profilo dice da dove sono partita e le origini non si dimenticano; oggi ascolto molto hip-hop e sono curiosa verso tutte le nuove tendenze. Condividere gli ascolti con gli altri è fondamentale: per questo ho fondato TomTomRock.

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