Charlie Risso – Alive

La songwriter italiana (ma non sembra) Charlie Risso pubblica Alive.

Genovese di origine, ma cresciuta musicalmente tra Milano e Londra, Charlie Risso è attiva sulla scena musicale almeno dal 2016, anno di pubblicazione del suo primo disco Ruins Of Memories, al quale hanno fatto seguito Tornado (2020) e l’EP The Light (2022). Autrice sia dei testi che delle musiche – con qualche collaborazione che vedremo – con Alive la Risso dà vita a un disco con un filo conduttore ben preciso: la necessità e la voglia di uscire dalla solitudine esistenziale che la attanaglia.

I temi e le atmosfere del disco

I feel so lonely I could cry / Even in front of you I could cry: così esordisce la title track che apre il disco. La salvezza va ricercata nell’amore verso un altro essere umano, cercando di vivere senza paura anche situazioni che possono presentare all’apparenza anche aspetti quantomeno ambigui. Questo sembra suggerire The Wolf, scritta e cantata in collaborazione con Hugo Race in un duetto dalle atmosfere che evocano molto da vicino quelli celeberrimi tra Nancy Sinatra e Lee Hazlewood: in particolare, quasi impossibile non sentire echi di quella Sand che del resto l’australiano aveva già splendidamente coverizzato ormai quasi vent’anni fa con i suoi True Spirit.  Come detto, il disco si muove dall’inizio alla fine senza punti deboli e ogni brano si colloca al suo interno in modo perfettamente consequenziale, tanto che oltre ai due già citati pezzi iniziali è difficile trovarne qualcuno che spicchi particolarmente sugli altri: e sia chiaro che lo consideriamo un pregio.

By The Lake (di Massaciuccoli)

Segnaliamo però l’atmosfera maggiormente rilassata di By The Lake, forse un omaggio neppure troppo indiretto al luogo in cui è stato registrato: il suggestivo studio galleggiante di Nicola Baronti – che co-produce con Robin Manzini e con la stessa Risso – ormeggiato sulle rive del “pucciniano” lago di Massaciuccoli.  Le fa da contraltare Good Track, alla quale il parlato iniziale, le percussioni ossessive e gli “svolazzi” di un violino tra il balcanico e l’orientale conferiscono un mood abbastanza inquietante. Inquietudine che pervade anche il brano finale Time – e che l’arrangiamento, in cui si alternano il minimale all’inizio e il quasi “sinfonico” nel proseguire sostiene – anche se l’ultimo verso apre ad una fiduciosa speranza: Time, time / I will wait for us / Throughout time.

La voce di Charlie Risso spicca in Alive

Ben scritto, ben arrangiato e ben suonato, il disco deve indubbiamente molto alla voce di Charlie Risso, che abbina mirabilmente potenza e dolcezza ed è capace di padroneggiare con assoluta sicurezza tanto i toni gravi che quelli acuti. Una voce che, come sempre in questi casi, ha stimolato paragoni illustri, a partire da quello con Sharon Van Etten. Chi scrive, forse in preda ad allucinazioni auditive, ha sentito perfino qualche lontano eco di Kate Bush nei toni particolarmente acuti e di PJ Harvey nei momenti più cupi, ma probabilmente la stessa Charlie Risso sarà la prima a non essere d’accordo. In ogni caso si tratta di un disco nel quale la songwriter mostra già una notevole maturità, sia come compositrice sia come interprete.

Charlie Risso – Alive
7,5 Voto Redattore
0 Voto Utenti (0 voti)
Cosa ne dice la gente... Dai il tuo voto all'album!
Sort by:

Be the first to leave a review.

User Avatar
Verificato
{{{ review.rating_title }}}
{{{review.rating_comment | nl2br}}}

Show more
{{ pageNumber+1 }}
Dai il tuo voto all'album!

print

“Giovane” ultrasessantenne, ha ascoltato e ascolta un po' di tutto: dalla polifonia medievale all'heavy metal passando per molto jazz, col risultato di non intendersi di nulla! Ultimamente si dedica soprattutto alla scoperta di talenti relativamente misconosciuti.

Lascia un commento!

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.