Droning Maud – Beautiful Mistakes.
Arrivati al terzo disco, Beautiful Mistakes, i Droning Maud effettuano un percepibile cambio di rotta e firmano il loro disco più ambizioso. Nonché il più compiuto.
Il disco più riuscito dei Droning Maud
I Droning Maud provengono dal Lazio e hanno esordito nel 2009 con The World of “Make Believe”. Seguito nel 2013 da Our Secret Code. I generi di riferimento sono molti: dal folk al post-rock, passando per il dream pop. E va bene così, è segno di una personalità fuori dagli schemi. Beautiful Mistakes si compone di otto tracce, e rispetto al passato mette maggiormente in primo piano la voce. Se si ascolta a confronto con Our Secret Code è la prima cosa che si nota. Lì la voce era nel mix, fra gli strumenti, adesso conduce la canzone.
Beautiful Mistakes è costituito di canzoni melodicamente ineccepibili
In questo, Beautiful Mistakes ci pare più simile all’esordio. Diciamo che recupera maggiormente la forma-canzone mettendo da parte le tentazioni più sperimentali. E’ una scelta premiata dalla qualità delle canzoni. Lo si percepisce dall’iniziale, evocativa Some Call Love. La successiva Miscommunications è uno dei momenti migliori di Beautiful Mistakes. Le atmosfere sono fra post-punk e indie rock, con una spiccata vena melodica. Belle le chitarre e la voce. References, scelta come singolo, ha qualche tocco di elettronica al servizio di un’altra melodia che lascia il segno. Lazy Sun, al centro di Beautiful Mistakes, mi ha fatto tornare in mente persino i R.E.M. O una certa psichedelia anni ’80 che andava molto anche in Italia (gli ottimi Allison Run…) e che aveva dato, all’epoca, ottimi risultati.
Ma non c’è, mi pare, intenzione di emulare il passato. I Droning Maud di Beautiful Mistakes hanno realizzato un bel disco personale, elegante sin dalla copertina. E che piacerà senz’altro a quanti amano o hanno amato la tradizione musicale indie degli ultimi decenni.
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