New Long Leg: album d’esordio per i quotatissimi Dry Cleaning.
Primo album per i londinesi Dry Cleaning dopo le prove generali di due anni fa. Nel 2019 la band capitanata dalla poetessa Florence Shaw debutta con due E.P. conquistando immediatamente pubblico e critica grazie a una formula non certo innovativa, ma che vanta una nutrita schiera di fan non intenzionati a mollare la presa. New Long Leg (4AD) ci conferma che siamo nello stra-abusato “post anni ’80”: post-punk, post-new wave e perfino post-progressive. Basso ipnotico, ritmica nervosa, chitarre taglienti – insomma tutto l’armamentario utile a una cupezza trendy. Quello che ormai fa la differenza, in un ambito che non vede una data di scadenza, è come lo si fa. Qualcuno emerge e detta nuovi canoni, vedi il caso dei recenti Fontaines D.C. o Viagra Boys, altri passano quasi inosservati cadendo, senza disturbare, in un immediato oblio.
Dry Cleaning: una next big vintage thing
Il caso dei Dry Cleaning è interessante. L’eredità dei Joy Division, Sonic Youth, Gang Of Four e altri compagni dell’epoca si percepisce sempre, ma le particolarità della neonata band inglese sono essenzialmente due. La prima sta nell’aver azzeccato praticamente tutte le strutture melodiche dei brani proposti dimostrando una non comune padronanza dell’argomento. La seconda è il riconoscibile spoken word di Florence Shaw (digiuna di musica fino a due anni fa). Algida, coinvolgente ed elegante, Florence riesce ad avvincere l’ascoltatore passando da argomenti quali la raccolta differenziata alla Brexit senza provocare cali di attenzione. Testi stralunati e ironici che ben si accompagnano alla musica diventando un tutt’uno: la voce come un ulteriore strumento musicale.
Le canzoni di New Long Leg
Dieci brani inediti costituiscono l’ossatura di un disco che ha come unico difetto un eccesso di omogeneità. I momenti migliori, infatti, escono fuori quando il contrasto tra i riff strumentali e la “voce recitante” non viaggiano in armonia provocando un senso di piacevole spaesamento. Scratchcard Laynard ricorda i memorabili Sonic Youth, ma la parabola frizzante del brano non ha nulla di nostalgico. Altro collegamento tra presente e passato lo ritroviamo in Her Hyppo e in Strong Feeling dove una strizzata d’occhio alla dance è percettibile quanto basta per far pensare che i Dry Cleaning hanno già imparato proprio tutto. Inoltre la produzione di un gigante dal cuore alternativo come John Parish si fa sentire e lascia pensare a un successo annunciato per una “next big vintage thing”.
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