FFFoja - Miracoli e rivoluzioni

Miracoli e rivoluzioni: i Foja fra tradizione e innovazione

Arrivati al quarto disco, i napoletani Foja, nome di punta della nuova scena napoletana, proseguono sulla strada già battuta, quella della ripresa della canzone classica napoletana arricchendola però con suoni contemporanei. Interessante il titolo Miracoli e rivoluzioni (pubblicato da Full Heads), che unisce il lato non spiegabile dell’esperienza umana (i miracoli, ma anche l’amore) a quello più strettamente materiale in quanto causato dall’uomo, come le rivoluzioni. Due anime che si riflettono anche nei testi del disco, quelli più sentimentali e quelli più sociali, così come nella musica, tra tradizione e contemporaneità.

Sicuramente più vicini alla tradizione della canzone napoletana sono brani come Duje comme nuje dove emerge evidente l’anima legata alla canzone popolare, con tanto di mandolino, per raccontare come l’amore tra due persone possa superare ogni barriera e confine. La forza dell’amore è il tema anche di Tu, una ballata a cavallo tra classico napoletano e lento anni ’50, con un bel violino che si inserisce nella melodia. Per Pe’ te sta’ cchiù vicino i Foja scelgono invece un arrangiamento davvero classico, con solo chitarra acustica e fisarmonica. Molto vicino alla canzone napoletana anche Santa Lucia, dove però irrompe il rap di Clementino, perfettamente a suo agio e bravissimo come sempre.

Le molte contaminazioni di Foja – Miracoli e rivoluzioni

Questa è solo una delle tante contaminazioni che percorrono il disco. Dal rock di ‘Na cosa sola e della ballata Nunn’è ancora fernuta, dove compare anche la lira pontiaca di Michele Signore (della Nuova Compagnia di Canto Popolare), per una descrizione lucida e amara della nostra società preda dell’egoismo, al jazz di Stella,  con il pianoforte di Lorenzo Hengeller e l’ottima l’interpretazione alla voce di Dario Sansone, al blues ruvido e scuro di Addò se va.

Contaminazioni che amalgamano al meglio suoni di diversa provenienza, mantenendo come base sempre la canzone napoletana. Così troviamo il quasi rap di Davide Toffolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti in A cosa stai pensando?, dove l’ironia colpisce i social che apparentemente ci rendono più vicini, ma in realtà ci allontanano dalla vera vita sociale. Oppure il rock di ‘Nmiezo a niente, con suoni elettronici e acustici, e ospite la voce blues di Enzo Gragnaniello, dove al synth e alle programmazioni elettroniche si uniscono la chitarra classica, il tres cubano e il violino.

E arriva anche Maradona

Per A mano ‘e D10S (versione napoletana dell’omonima canzone di Alejandro Romero dedicata a Maradona) i Foja fanno incontrare il bandoneón e il mandolino, unendo Napoli e Buenos Aires anche nella musica. Nel brano finale L’urdema canzone troviamo ancora un cantato di evidente derivazione dalla classica canzone napoletana, questa volta accompagnato da suoni che si rifanno agli anni ’60 e ’80.Con questo Miracoli e rivoluzioni i Foja     continuano la loro ricerca musicale, con l’intento di attualizzare i suoni della canzone napoletana, proiettandola nel futuro.

Foja - Miracoli e Rivoluzioni
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Musicalmente onnivoro, tendo a non rinchiudere i miei ascolti in generi musicali definiti. Collaboro con radio locali e testate on line. Faccio parte della giuria di alcuni premi nazionali (Premio Tenco, Premio Nazionale Città di Loano per la musica tradizionale).

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