Get Well Soon - Amen

Konstantin Gropper e i suoi Get Well Soon giungono al settimo LP con Amen.

Quando ho letto Get Well Soon da parte del gran capo Marina ho pensato “ma quanto è carina a preoccuparsi della mia latitante salute…”, poi ho letto “Amen” ed ho pensato “beh, forse è un po’ presto”… e invece si trattava di autore e titolo del disco che vò a recensir… Comunque, son certo, il pensiero laterale di Marina ha agito per conto suo.

Strano oggetto Get Well Soon, moniker che cela Konstantin Gropper, mente e anima di una band che è tutta nella sua testa e nelle nostre orecchie e giunto, con Amen, al suo settimo lavoro di lunga durata dopo una carriera iniziata più o meno nel 2008. Di lui mi interesssai circa 10 anni fa, quando uscì il suo terzo lavoro The Scarlet Beast O’Seven Heads in parte anche attirato da un video, Roland I Feel You, palesemente ispirato ai lavori di Jodorowski (cercatelo, molto divertente, accreditato nei titoli come “Un film di pronta guarigione”), poi ne persi consapevolmente le tracce  sino a questo nuovo lavoro [ma TomTomRock segnala almeno Love].

Tra orchestrazioni e synth-pop

Gropper, geneticamente avvezzo ad orchestrazioni (da parte di padre) che ne fanno un contraltare teutonico paragonabile, con il dovuto distinguo, al Neil Hannon dei Divine Comedy, compie ardito passo con questo Amen, un piatto anzi, come va di moda oggi, un pokè di sapori a volte contrastanti tra loro ma ben punteggiati nella grammatica pop atemporale, anche se accade ben più di una volta, durante l’ascolto, di cogliere addirittura echi dei fu A-Ha. Molto utilizzo di stilemi synth-pop dona al disco quel profumo vintage, che tanti oggi inseguono e pochi sfruttano con sapienza, e ammanta le canzoni di una stramba modernità paradossalmente retrò, elemento che sottolineo come positivo, si badi.

 

Ovviamente non mancano riferimenti alle basi di tutti i musicisti che del pop fan carriera, quindi Beatles, come nell’iniziale A Song For Myself, ma anche sottili riferimento a pop da camere, inflessioni non so quanto volontariamente bowiane nel cantato, e astute suggestioni che rimandano alle nostre memorie musicale che ci furon più care, oltre ovviamente a un desueto ma sempre efficace uso di arrangiamenti orchestrali très chic.

Get Well Soon – Amen: un disco di qualità

L’album,  almeno di una spanna superiore a molte uscite contemporanee , risente ovviamente anche del periodo storico specie in alcuni testi, con qualche neanche troppo velata frecciatina ai nuovi padroni della terra in Richard Jeff & Elon, ma nel suo essere piccola enciclopedia di sottotesti sonori perfettamente cesellati, non mancherà di trovare i suoi estimatori anche in fasce inusitate più avvezze a suoni contemporanei.

Get Well Soon - Amen
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Collaboratore per testate storiche (Rockerilla, Rumore, Blow Up) è detestato dai musicisti che recensisce e dai critici che non sono d'accordo con lui e che , invece, i musicisti adorano.

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