Il successo di Headie One – Edna si arricchisce di una versione deluxe.
L’uscita recente della versione deluxe permette di parlare di Edna, che nell’edizione ‘semplice’ a fine 2020 ha portato il suo autore, Headie One, in testa alle classifiche UK. Non male per un esordio, sebbene preceduto da una lunga serie di singoli e mixtapes che ne avevano già decretato la fama.
Un disco autobiografico
Edna si inserisce nella rinascita del rap made in England e segue il successo di nomi come Skepta, Stormzy, Dave. Nel disco Headie One adotta uno stile che mescola grime e drill inglesi con suoni più americani. Rispetto a quanto si vede oltreoceano, però, e al pari dei nomi appena citati, Headie One è un rapper ‘vero’, che nei suoi brani sviluppa i testi e non ha bisogno dell’autotune. Edna è il nome della madre di Headie One, che all’anagrafe si chiama Irving Ampofo Adjei, morta quando lui era un bambino. Il disco è in larga parte autobiografico, attingendo dalle esperienze della vita nei quartieri nord di Londra che l’hanno portato, a 26 anni, a diversi arresti e a qualche soggiorno in carcere. Headie One non ha la caratura di Dave per quanto concerne i testi, ma è comunque un rapper interessante.
Edna è un esordio di peso nonostante qualche difetto
Come detto, il disco attinge a una moltitudine di stili, complice una moltitudine di produttori. Va detto che se un difetto va trovato in Edna sta proprio nel desiderio di Headie One di percorrere ogni possibile strada. La collaborazione, peraltro non particolarmente eccitante, con Drake su Only You Freestyle ovviamente guarda al mercato americano, così come quella con Future su Hear No Evil. Nella nuova versione deluxe troviamo la star del pop nigeriano, ma che in UK riscuote grande successo, Burna Boy. Ci sono anche Skepta e Stormzy, quest’ultimo su uno dei brani migliori, Ain’t It Different (che contiene anche un featuring di AJ Tracey).
Da questa voglia di metterci un po’ tutto dentro deriva anche il numero enorme di brani, con i quali – se contiamo appunto la nuova versione – Headie One avrebbe potuto realizzare tre Edna. Già l’originale viaggiava sulla ventina di brani, rendendo l’ascolto complessivo piuttosto arduo. Qui la polemica è inutile: chi pensa ancora al disco come a un contenitore che deve essere compiuto, trova questa prolificità veramente eccessiva. Però è evidente che oggi almeno una parte del mercato va in un’altra direzione. Nel caso di Edna mi pare un peccato perché è ricco di pezzi eccellenti: se ne contenesse dieci sarebbe un disco ottimo, perché la già citata Ain’t It Different, Bumpy Ride, Triple Science, The Light, Try Me con Skepta, The Therapy, sono cupe e potenti. Non è un’occasione persa, è invece comunque un esordio pieno di personalità per Headie One e un bell’omaggio a Edna.
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