Iron & Wine - Beast Epic | recensioneSub Pop - 2017

Ritorno alla semplicità per Iron & Wine.

Iron & Wine - Beast Epic | recensione
Sub Pop – 2017

Ogni recensione che si rispetti, quando si parla di Iron & Wine, deve citare due cose. La prima è la biblica lunghezza della barba di Sam Beam. La seconda è il fatto (un po’ disturbante) che Iron & Wine non sia  il nome di un gruppo, magari metal,  ma si riferisca unicamente al cantautore della Carolina del Sud.

Primo disco solista di Iron & Wine dopo quattro anni

Dopo aver messo in chiaro questi due importanti aspetti, si può passare a parlare  del nuovo disco del barbutone, Beast Epic. L’opera arriva dopo due collaborazioni di peso. Nel 2015 c’era stata quella con il leader dei Band Of Horses Ben Bridwell  (l’altalenante Sing Into My Mouth). L’anno dopo aveva invece visto il sodalizio con la cantautrice Jesca Hoop (il più convincente Love Letter For Fire). Beam non usciva con un disco solista dal 2013, data di pubblicazione di Ghost On Ghost con i suoi suoni pop e nostalgici. 

Beast Epic riporta Iron & Wine alla Sub Pop. E a suoni lineari

Il ritorno alla Sub Pop, dopo alcuni anni d’esilio, coincide con un disco molto rilassato, dominato stavolta da arrangiamenti delicati e da una strumentazione praticamente acustica. Le melodie, con impresso il marchio ‘100% Iron & Wine’, sono di una cantabilità disarmante e preziosa. Per queste caratteristiche Beast Epic potrebbe essere definito disco della maturità e della raggiunta consapevolezza. Un’opera nella quale non importa svelare qualche influenza, come  nella strofa di Bitter Truth, dove sembra di riconoscere l’impronta  della Up On The Roof di Gerry Goffin e Carole King. O nella evanescente The Truest Stars We Know, che  si dondola in  uno stile blandamente latino alla Paul Simon. Altrove, come in Summer Clouds, Beam si concede persino un ruolo da crooner, guidato da  un ritmo sornione e da una steel guitar languente. Diciamo che Beast Epic, oltreché molto bello, è una lezione di stile per certi colleghi che vogliono fare i grandiosi a ogni costo; il compagno d’etichetta  Father John Misty, tanto per non fare nomi.

Per chi legga qui il nome di Iron & Wine per la prima volta, riveliamo che l’intero disco è disponibile  in streaming su Youtube. Sempre sul tubo, molto interessante la recente esibizione per Pitchfork Live, visibile più sotto.

Iron & Wine - Beast Epic
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Recensore di periferia. Istigato da un juke-box nel bar di famiglia, si cala nel mondo della musica a peso morto. Ma decide di scriverne  solo da grande, convinto da metaforici e amichevoli calci nel culo.

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