Il sesto disco di J. Cole tra le sue cose migliori: The Off-Season
Non sappiamo ancora se J. Cole doppierà The Off-Season con un altro progetto, come annunciato, ma a rendere ottimo il suo 2021 basterebbe questa uscita. Quaranta minuti di musica, pochi per un genere che tende spesso a dilungarsi troppo, senza mai una caduta: The Off-Season è l’uscita più matura nella carriera del rapper del North Carolina.
Quasi una star
Sulla scena da quindici anni, almeno da dieci dopo il debutto ufficiale, sei album compreso questo The Off-Season: J. Cole ha compiuto una bella carriera ispirandosi a rapper della vecchia scuola, Jay-Z in testa, ma costruendosi una immagine grazie a un flow molto buono e a rime intricate, spesso significative e assai ben costruite: al punto da proporsi lui stesso come antitesi alle tendenze troppo commerciali e pop della trap contemporanea, polemiche dirette incluse con Lil Pump e altri nomi simili. Tuttavia in passato non sempre le basi l’hanno sostenuto e, rispetto ai suoi modellim gli è mancata la capacità di emergere in modo definitivo come una star, al pari di nomi quali Kendrick Lamar e Tyler, The Creator, pur mantenendosi sempre su livelli più che decorosi.
J. Cole – The Off-Season: un ponte fra passato e presente del rap
Ecco, rispetto a questo passato The Off-Season è una svolta per J. Cole. L’album è ben costruito, la brevità aiuta a non avere inutili sbavature, e l’aver aggiornato il suono avvicinandosi alle produzioni contemporanee crea un giusto ponte fra passato e presente. Ci sono Lil Baby sulla melodica Pride Is The Devil e 21 Savage su My Life a portare una ventata di freschezza, ma J. Cole fa benissimo anche da solo, a partire dall’inizio travolgente di 95 South, subito doppiata da Amari, nella quale J. Cole utilizza l’autotune (del quale non ha bisogno) in modo efficace, a dimostrazione che non è per forza una scorciatoia ma può divenire uno strumento. Soltanto verso il finale The Off-Season cala leggermente, quasi impercettibilmente, ma nell’insieme J. Cole ha tirato fuori uno dei dischi rap più solidi della stagione.
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