Jesca Hoop – Memories Are Now RecensioneSub Pop - 2017

Jesca Hoop – Memories Are Now

Jesca Hoop – Memories Are Now Recensione
Sub Pop – 2017

Musicista californiana stabilitasi in via definitiva nel Regno Unito subito dopo l’album di debutto Kismet, apparso nel 2007, Jesca Hoop è una cantautrice versatile e difficilmente classificabile. Sonorità diverse e a tratti contrastanti si mescolano nel suo ormai considerevole repertorio: folk, jazz, blues, ma anche pop si intrecciano nel suo universo musicale fino a dare vita a un tessuto ricco e non convenzionale.

Memories Are Now arriva dopo una lunga attesa

Memories Are Now è stato pubblicato lo scorso 10 febbraio. Arriva dopo circa 5 anni di attesa dall’ultimo lavoro in studio composto con materiale del tutto originale, The House That Jack Built, dalle venature pop art. A cui aveva fatto seguito nel 2014 Undress, una raccolta di brani già pubblicati e rielaborati in chiave minimalista. Memories Are Now si allontana dall’uno e dall’altro percorso per avventurarsi in strade nuove e non ancora battute dalla giovane cantautrice. La title track si incarica di apriree l’album. Voce e batteria, sole, si intrecciano a scandire il ritmo. Gli strumenti musicali sono lasciati in disparte e la voce di Jesca è la sola vera ed indiscussa protagonista.

 

The Lost Sky, secondo brano, è anche il primo singolo estratto.  La voce è sempre in primissimo piano ma alla batteria si aggiunge la semplice chitarra acustica a sottolineare la malinconia dolceamara della parte cantata: “And when we said the words ‘I love you’. I said them ‘cause they are true. Why would you say those words to me. If you could not follow through?”, intona Jesca.

Jesca Hoop e alcuni paragoni di spessore

Se Simon Says è un brano che richiama alla mente alcuni dei migliori lavori di Simon & Garfunkel, con The Coming e Unsaid ci addentriamo in un territorio in cui pare affacciarsi distintamente la sagoma della Kate Bush di Cloudbusting. Nonostante sia molto lontana vocalmente dalla Hoop non possiamo non evocarla. Soprattutto per l’atmosfera di fondo che tinge alcune tracce più di altre. Come le citate The Coming e Unsaid, ma anche Animal Kingdom Chaotic.

Fra i momenti più interessanti c’è Songs of Old, un gospel che mette in luce la religiosità tormentata di Jesca: “All these stories. Never spoken. Danced or drawn or sung or written. How we built this temple song by song!.

E la dolce e romantica Pegasi, in cui brilla bellissima la voce, accompagnata da una magnifica chitarra. “When we’re in love. We’re alive. You’re the envy of the sky”, recita il refrain.

Nel complesso Memories Are Now è un bel lavoro, da ascoltare e riascoltare più di una volta per apprezzarne le innumerevoli sfumature e al quale non possiamo non assegnare una notazione più che positiva.

Jesca Hoop – Memories Are Now
7,4 Voto Redattore

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Milanese trapiantata a Parigi, fra filosofia e diritto, le mie giornate sono scandite dalla musica. Amo la Francia, il mare e il jazz. I miei gruppo preferiti ? I Beatles, i Radiohead, gli Interpol e gli Strokes.

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