Un disco per una bella causa. Silver Patron Saints: The Songs Of Jesse Malin.
L’ultimo album di Jesse Malin (Silver Patron Saints: The Songs Of Jesse Malin) è un disco, se vogliamo, molto particolare. Da un lato perché è composto da 27 brani, per più di un’ora e mezza di musica, del repertorio dello stesso Jesse, rivisitato da nomi illustri della musica rock, dall’altro, e forse questo è l’aspetto più caratteristico, parte dei proventi del disco saranno utilizzati per coprire le spese mediche di Malin. Il rocker newyorkese, infatti, nel 2023 è stato colpito da un rarissimo ictus non operabile al midollo spinale, che lo ha paralizzato dalla vita in giù. «Sono state settimane difficili» dice Jesse, ma sembra che le cure stiano funzionando e che il musicista possa rimettersi presto in forma. E intanto cosa c’è di meglio di un bel gruppo di amici che ricantano i tuoi brani? Un modo alternativo per sentirli tutti vicini nei momenti di difficoltà. Scorrono allora tra i crediti i nomi di Billie Joe Armstrong dei Green Day, Susanna Hoffs delle Bangles, Alejandro Escovedo, Tom Morello, Tommy Stinson dei Replacements, Bruce Springsteen, Little Steven, Ian Hunter, Frank Turner, Lucinda Williams, Elvis Costello, Graham Parker e ancora tra i gruppi i Counting Crows, i Wallflowers, i Dinosaur Jr., i Gogol Bordello.
Per riscoprire le canzoni di Jesse Malin
Silver Patron Saints: The Songs Of Jesse Malin resta un ottimo lavoro, e potrebbe essere un bel punto di partenza per riscoprire la produzione di Malin, dal momento che i brani spaziano dai primi lavori fino ai più recenti e soprattutto perché Jesse non è mai stato uno dei rocker da copertina, sebbene abbia sempre avuto un ruolo di primo piano nel panorama alternativo americano.
Tra ballad e classic rock, brani più spinti e grandi collaborazioni, non manca nulla. È ovvio, anche perché più vicine all’ultima produzione di Malin, che risaltino le rivisitazioni di Springsteen su She Don’t Love Me Now, della Williams con Elvis Costello in Room 13, quella di Parker in Greener Pastures, con armonica e chitarra acustica…e sentire Graham è sempre da pelle d’oca.
Appuntamento al Beacon Theatre
Ora non resta che vederlo di nuovo in forma al Beacon Theatre di New York, l’1 e il 2 dicembre…magari circondato dai suoi amici musicisti! Forza Jesse!
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