Ballate in rima sulle tracce di Stevenson: Jet Set Roger – Un Rifugio Per La Notte.
“La mia idea di canzone è questa: la ballata scritta in rima, con un metro a scandirne il ritmo”. Scrive così Roger Rossini, in arte Jet Set Roger, nel lungo trattato presente nella bellissima confezione a libro del suo nuovo album Un Rifugio Per la Notte.
Una precisazione che arriva alla fine di una sua analisi di un testo che lo scrittore Robert Louis Stevenson dedicò al francese François Villon, anche lui autore, ma prima di tutto patentato fuorilegge. Una sorta di omaggio che ribaltava la situazione del famoso libro dell’autore scozzese “Strange Case of Dr Jekyll and Mr Hyde”, con uno scrittore buono che teme il suo lato oscuro, che omaggia un criminale cattivo in grado di trasformarsi in sensibile poeta.
I disegni di Aleksandar Zograf
La scelta coraggiosa di un concept così profondamente letterario (come simile operazione mi vengono in mente solo i recenti omaggi del folksinger Eric Andersen alle opere di Heinrich Böll, Albert Camus e Lord Byron) non è una novità per Jet Set Roger, che nel precedente album Lovecraft nel Polesine aveva omaggiato H.P. Lovecraft con una confezione già allora impreziosita dalla presenza di un fumetto firmato da Aleksandar Zograf. “Di nuovo ho voluto in questo modo tentare di legare l’ascoltatore ad un percorso sia sonoro che visivo per strapparlo alla fruizione distratta ed insipida della musica così come viene fatta oggi” dice lui nelle note. Non si può dunque apprezzare appieno l’opera in uno streaming per intenderci, per cui è caldeggiata la confezione CD che la coraggiosa etichetta Snowdonia (creata ormai più di vent’anni fa dai Maisie) distribuisce tramite l’Audioglobe.
Sospesi tra il bene e il male
Il disco è quindi una riflessione sul confine tra il male e il semplice istinto di sopravvivenza che anima il poeta-ladro Villon, sciacallo in grado di derubare persino i morti, e sventurato in cerca di un rifugio nel corso di una notte fredda e tempestosa.
Le 11 canzoni seguono fedelmente il racconto, in uno stile da puro cantautore all’italiana, con un Jet Set Roger che suona piano, basso e chitarre, aiutato dall’ottimo chitarrista Tommaso Parmigiani e dalla sezione ritmica di Stefano Malchiodi e Marco Franzoni. Brani che a volte restano funzionali alla storia come Morte di Thevenim o Dom Nicholas, ma che spesso si aprono in strutture più che melodiche e accattivanti (Lasciami Entrare), con un risultato che può anche ricordare le incursioni nel letterario di Roberto Vecchioni (come in Ballata delle Dame Di Un Tempo, impreziosita dalla voce di Angela Kinczly).
L’antica arte del trasformare storie in canzoni riesce ai Jet Set Roger in Un Rifugio Per La Notte
Quelle di Jet Set Roger sono canzoni non certo facili da memorizzare come testi, che prevedono appunto la conoscenza della storia raccontata da Stevenson nella novella A Lodging For The Night, e quindi dei suoi personaggi, come l’interessante figura del Signore di Brisetout, vero perno morale su cui ruota la riflessione del suo essere in perenne bilico tra demonio e santità del protagonista. Opera quindi curata sia nella parte musicale che nel packaging, Un Rifugio Per La Notte tiene alta la bandiera di un cantautorato italiano ancora capace di affrontare grandi temi senza paura di apparire pesante o accademico.
Be the first to leave a review.