Vultures 2

Delusione per Vultures 2, secondo episodio della collaborazione fra Kanye West e Ty Dolla Sign.

Vultures 2 continua la collaborazione fra Kanye West e Ty Dolla Sign dopo un discreto primo capitolo. Sappiamo che i due  hanno iniziato a registrare l’album con i medesimi collaboratori subito dopo l’uscita del predecessore, impiegando anche materiali che un tempo si sarebbero definiti ‘di scarto’. Comunque, il processo ha subito numerosi ritardi: annunciato per marzo, con un numero 3 in aprile, è uscito da poco.

Recensendo Vultures 1 a febbraio scorso, non mi era venuto in mente che proprio in quel mese ricorrevano i vent’anni dall’uscita dell’esordio di Kanye West, The College Dropout, che inaugurava una carriera con molti picchi. A lungo Kanye West ha rappresentato ciò che di più nuovo il rap offriva, almeno nel mainstream. Certo, da The Life of Pablo, problematico ma ancora interessante, ne sono passati otto, e poi la crisi.

I collaboratori

Come nell’episodio nr 1, Vultures 2 vede Kanye West e Ty Dolla Sign in compagnia di numerosi ospiti: ci sono le figlie di Kanye, il fratello maggiore di Ty, Big TC (è quello nella foto sulla copertina), Playboi Carti, Don Toliver, Kodak Black, Future, Lil Wayne, Young Thug, Lil Durk, Lil Baby,  070 Shake, Desiigner e CyHi, mentre Peso Pluma, Kodak Black (per la seconda volta), Kid Cudi e Travis Scott sono presenti solo nelle cinque tracce dell’edizione deluxe digitale. La produzione dell’album è stata gestita principalmente dai due, insieme con Legendary Traxster, Digital Nas, Wheezy, London on da Track, AyoAA, BoogzDaBeast, FnZ, Fred Again tra gli altri. Sono ormai lontani i tempi in cui Kanye dominava, va detto, e poi si nota subito come da questa lunghissima lista manchi JPEGMAFIA al quale si dovevano i momenti migliori di Vultures 1.

Kanye West e Ty Dolla Sign realizzano Vultures 2 con gli scarti di registrazione

Il primo singolo, Slide, apre il disco: si ascolta la voce di Ty Dolla Sign e poi Kanye West con un potente sottofondo di percussioni, ed è un primo segnale importante del fatto che le cose migliori (come questa) di Vultures 2 sono già state fatte, e meglio, su dischi precedenti – quelli appunto del periodo d’oro di Kanye. Per il resto, si ha la percezione che l’album sia stato messo insieme in maniera frettolosa e senza una cura adeguata, molti brani appaiono frammentari e privi di coesione, con alcuni che sembrano semplicemente versioni incomplete o demo di lavori precedenti. In altri casi, per esempio Field Trip, sembra di ascoltare Travis Scott, un tempo discepolo ben lontano dal vertice del miglior Kanye West: ma qui, la canzone è fra i momenti migliori.

Quando la misoginia diviene involontaria autoironia

Misoginia e volgarità si accavallano, e d’accordo che in ambito rap non mancano, ma almeno ci si attende un po’ di humor e di barre fatte bene; qui siamo a uno spirito preadolescenziale messo insieme da due imbolsiti ultraquarantenni. Pretty girl, all she ever do is take selfies So she only fuckin’ with a nigga ‘cause I’m wealthy Back when I was broke, I couldn’t find no one to help me: così Ty Dolla Signa apre Slide, e ci si chiede se il problema siano le ragazze o la sua mancanza di carisma, e se sia veramente il caso di sottolinearlo.

Che una ventata di freschezza debba venire da Lil Wayne, il più vecchio di tutti, su Lifestyle la dice lunga sulla qualità del progetto. Ci sono ancora sprazzi di idee disseminati nei cinquanta minuti (versione breve) del disco, ma nel complesso il fiasco è notevole. A questo punto, i Vultures del minacciato nr 3 aleggiano lugubri.

Kanye West + Ty Dolla Sign - Vultures 2
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Mi piace la musica senza confini di genere e ha sempre fatto parte della mia vita. La foto del profilo dice da dove sono partita e le origini non si dimenticano; oggi ascolto molto hip-hop e sono curiosa verso tutte le nuove tendenze. Condividere gli ascolti con gli altri è fondamentale: per questo ho fondato TomTomRock.

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