Kendrick Lamar – GNXPGLang - Interscope Records

Quasi una sorpresa: Kendrick Lamar –  GNX.

È arrivato all’improvviso il nuovo album di Kendrick Lamar, GNX. Vero è che un estratto di Squabble Up, seconda traccia del disco, era incluso nel video di Not Like Us, epico diss contro Drake; inoltre il cugino-collaboratore Baby Keem aveva accennato in un post poi cancellato alle registrazioni e a ottobre collaboratori di lunga data come Terrace Martin, SZA e Schoolboy Q avevano confermato l’uscita. Ma soprattutto, dopo i singoli anti-Drake, c’era stato l’annuncio della sua partecipazione come headliner al Super Bowl LIX: impossibile non avere un disco nuovo a questo punto!

Le novità dopo il cambio di etichetta

E il disco è arrivato, con non poche sorprese. Si sapeva che sarebbe stato il primo senza Top Dawg Entertainment e Aftermath Entertainment, e difatti GNX  esce per PGLang, l’etichetta di Kendrick Lamar stesso,  e per Interscope Records. Ancora: dopo il lungo Mr. Morale & the Big Steppers, questo disco sfiora i 45 minuti, con 12 tracce generalmente sotto i quattro. Conciso, ma come diremo, non meno epico. Fra i collaboratori ci sono Dave Free, AzChike, Deyra Barrera, Dody6, Hitta J3, Ink, Kamasi Washington, Peysoh, Roddy Ricch, Sam Dew, Siete, SZA, Wallie the Sensei e YoungThreat (molti sono giovanissimi artisti della scena californiana prossima a LA), ma soprattutto quasi tutte le tracce vedono la partecipazione in qualità di co-produttore di Jack Antonoff. A lui, stando ai primi ascolti, sembra di poter attribuire le parti orchestrali, che sono numerose e suonate da un folto gruppo di musicisti accreditati. Difatti il disco, pur essendo a tutti gli effetti hip-hop, evita il suono plasticoso e cheap di tanti dischi rap contemporanei.

Buick Grand National Experimental

GNX  ha una copertina in bianco e nero apparentemente casuale: Kendrick Lamar appoggiato a un’automobile. In realtà, dopo aver concluso il tour legato all’album precedente, nel marzo 2024, l’artista ha annunciato sui social media di aver acquistato una Buick Grand National Experimental (GNX) del 1987, un modello vintage e prodotto in edizione limitata, la stessa auto con cui suo padre lo aveva portato a casa dall’ospedale dopo la sua nascita e che rimanda a molti ricordi della sua infanzia.

Un disco dall’impatto immediato

Le prime impressioni di ascolto dicono che GNX  è immediatamente fruibile, molto più di Mr. Morale. Si apre con il botto: la prima voce che si sente è di una cantante messicana, Deyra Barrera, ascoltata da Kendrick Lamar durante una partita dei Dodgers e subito reclutata (la sua voce torna infatti nel disco), che introduce GNX  e  Wacced Out Murals, traccia che ritorna sugli eventi di questi ultimi mesi senza risparmiare nessuno: Drake non viene nominato, ma ci sono Lil Wayne, Snoop Dogg, NAS – con accenti molto diversi. Se dovessi scegliere un singolo non avrei dubbi, è questo.

Poi Squabble Up, che mantiene le promesse, altro pezzo immediato e ballabile. GNX  è appena iniziato e già Kendrick Lamar ha esibito una quantità di tecniche, stili e voci da far impallidire possibili avversari.

Luther rinvia a DNA (disco, non traccia), è soul, laid back con intrecci di voci femminili. Man At the Garden (dove il ‘giardino’ sembra essere una figurazione del Paradiso) è lenta, arrangiata molto bene, con un improvviso crescendo finale, e l’affermazione ripetuta “I deserve it all”.

Hey Now potrebbe essere fra le tracce più nuove del disco, un electro, dunque nuovamente ballabile e incalzante. Reincarnated (pur già accennata nel corso degli scorsi mesi) incorpora un campione di “Made N****z” di 2Pac. Condotta dal piano, vuole essere una resurrezione rispettosa dell’eredità della leggenda della di LA in contrasto con l’uso da parte di Drake di voci di 2Pac generate dall’intelligenza artificiale durante il suo litigio con Kendrick. In generale, è un omaggio alla tradizione della black music e al senso di continuità che Kendrick vuole, appunto, incarnare. Posta al centro di GNX , è anche centrale quanto a qualità, un nuovo picco del disco.

TV Off richiama Not Like Us ed è difatti prodotta da Mustard (accreditato anche in Hey Now): non altrettanto epica (e come potrebbe?) ma comunque notevole. Con Dodger Blue tornano toni più rilassati e con Peekaboo quelli dance, ma soprattutto è il caso di parlare di Heart Pt. 6, una risposta implicita al diss di Drake dallo stesso titolo, che a sua volta faceva riferimento alla serie di canzoni della serie “The Heart” di Kendrick, che sono finora comparse generalmente prima dei suoi dischi. Ovviamente non poteva che essere un momento significativo, e infatti viene usata per ripercorrere gli esordi dell’artista, le collaborazioni nel collettivo Black Hippies, la rottura con l’etichetta nella quale aveva trovato il successo.

GNX e la carriera di Kendrick Lamar

In conclusione, la title track ha un approccio minimalista prima della chiusura con Gloria (con SZA), racconto della nascita dell’amore fra Kendrick Lamar e la cultura hip-hop che gli ha dato il successo. In parte sommario dei capitoli precedenti della sua carriera, GNX  presenta anche novità stilistiche interessanti. Il flow è come sempre impeccabile, praticamente senza rivali nella scena attuale. A che punto si posizioni nella vita artistica di Kendrick Lamar è presto per dirlo soprattutto in rapporto alle pietre miliari Good Kid, M.A.A.D City e To Pimp a Butterfly: dovrà sedimentare e non certo per giorni, ma per mesi. Rispetto al precedente, come detto, la brevità aiuta; rispetto a DNA sembra meno melodico e più ritmico. Non resta che ascoltarlo a ripetizione.

Kendrick Lamar – GNX
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Mi piace la musica senza confini di genere e ha sempre fatto parte della mia vita. La foto del profilo dice da dove sono partita e le origini non si dimenticano; oggi ascolto molto hip-hop e sono curiosa verso tutte le nuove tendenze. Condividere gli ascolti con gli altri è fondamentale: per questo ho fondato TomTomRock.

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