Recensione: King Krule – Man Alive!XL / True Panther Sounds/ Matador - 2020

Torna Archy Marshall come King Krule: Man Alive! è il suo terzo disco.

Recensione: King Krule – Man Alive!
XL / True Panther Sounds/ Matador – 2020

Avevamo lasciato Archy Marshall nel 2017 con l’ottimo The Ooz e un bel live parigino. Lo ritroviamo in questo inizio 2020 con Man Alive!, il suo terzo disco come King Krule, nonché all’indomani della paternità arrivata durante la realizzazione del disco. Non si pensi tuttavia a una maturazione, perché il giovane inglese continua a passare allegramente fra generi differenti con la disinvoltura che lo ha caratterizzato sin dagli esordi.

Post-punk e atmosfere notturne

L’inizio di Man Alive! è fatto di nervose sonorità post-punk. Supermarché suona quasi dub, mentre Stoned Again si trascina con una ritmica oscura fino all’esplosione centrale. Potrebbe essere il momento migliore del disco. La voce di Archy è sempre uno strumento notevole: cavernosa, strascicata, è perfetta per queste atmosfere. Lo accompagna un numero limitato di musicisti: basso, batteria, chitarra, qualche tocco di sax. Comet Face incalza con la ritmica sulla quale sax e chitarra graffiano. Poi però il disco si arresta divenendo meno pulsante e più atmosferico. È così anche Alone, Omen 3, scelta come video, che non sembra avere abbastanza fiato per andare lontano.

 

Delusione King Krule?

Nella seconda metà King Krule e Man Alive! virano verso il free-lounge jazz ch’è uno dei generi evidentemente più amati da Marshall. Restano le belle atmosfere notturne ma il disco fatica a trovare una centratura. È facile che lo si ami o lo si odi, perché dipende dalla capacità di apprezzare un disco anche al di là delle canzoni, che latitano, mentre suoni e voci restano interessanti. Non è abbastanza, almeno non per chi scrive, e Man Alive! finisce per essere un po’ una delusione, che brucia perché evidentemente Archy Marshall ha talento e personalità, però qui fatica a metterle a fuoco e, tristemente, a tratti la noia diviene palpabile. Brucia anche di più perché alla fine allinea Underclass ed Energy Fleets, che dimostrano come sia sempre in grado di scrivere una bella canzone, e così ti confonde.

King Krule – Man Alive!
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Mi piace la musica senza confini di genere e ha sempre fatto parte della mia vita. La foto del profilo dice da dove sono partita e le origini non si dimenticano; oggi ascolto molto hip-hop e sono curiosa verso tutte le nuove tendenze. Condividere gli ascolti con gli altri è fondamentale: per questo ho fondato TomTomRock.

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