Con Incredibile?! Le Forbici di Manitù rendono omaggio alla Incredible String Band
«Figli di Glasgow con grandi sogni comuni / cugino bruco sopra un fungo / emana effluvi psych-folk e inebrianti profumi / sotto le guglie della cattedrale di San Mungo. //A Glen Row, Rose e Likki passeggiano / leggere a piedi nudi tra i tassi e le mangrovie / tempi segreti, cartine arrotolate / Come dal niente spuntano soluzioni nuove.». Sono le prime due strofe del brano Mike e Robin con le quali l’autore, Vittore Barone, riesce mirabilmente a cogliere nei suoi versi quel senso di incanto e meraviglia che la musica dell’Incredible String Band era in grado di suscitare. Era? In effetti quella sensazione continua ancora oggi ogni volta che li riascoltiamo, ma adesso c’è qualcosa in più che si aggiunge alla loro discografia: Incredibile?! (Sussidiaria), il doppio album che Le Forbici di Manitù hanno dedicato alla band scozzese, coadiuvati da alcuni fra i migliori musicisti della scena ‘underground’ italiana.
Lo psych-folk fra passato e presente
Il disco ha innanzitutto il merito di riportare all’attenzione una band oggi un po’ dimenticata, ma che ha avuto un ruolo e un’influenza straordinaria non soltanto per la scena psych-folk. La loro attitudine a sperimentare e ricercare sonorità insolite li ha portati a utilizzare strumenti poveri come il kazoo o provenienti da altre culture musicali, aprendo così la strada ad altri sperimentatori, dalla Third Ear Band, agli Aktuala ai Širom. Ecco questa attitudine sperimentale la ritroviamo, e non poteva essere diversamente, in un lavoro affascinante e complesso in cui è presente una gran varietà di strumenti, molti dei quali, sia acustici che elettronici, autocostruiti.
Quattordici tracce, una originale, lo splendido atto d’amore verso la band rappresentato da Mike e Robin, e poi Incredibile?!, fantasmagorico medley di 17 minuti che sembra ripercorrere la carriera degli scozzesi impreziosito dall’alternanza alle voci e agli strumenti di una quindicina di artisti, un’autentica goduria per chi conosce la discografia dell’ISB, ma anche l’occasione per una scoperta da parte di chi ne ha una minore conoscenza. Infine le dodici cover alle quali gli artisti coinvolti danno un loro personale contributo. Si va dalla morbida e sognante psichedelia dei No Strange in C’è una musica (There Is A Music) al pop free form con cui i Masie rileggono l’antimilitarista Eterno febbraio (Cold February) alla ballata acustica con cui Andrea Tich canta magicamente Scatola per dipingere (Painting Box), per citare solo alcuni esempi di una tracklist tutta di alto livello.
Le Forbici di Manitù & Friends – Incredibile?!: i pregi
Tutti i brani sono cantati in italiano, tradotti con grande abilità e, immaginiamo, fatica da Vittore Baroni e la scelta ha molto opportunamente spaziato in tutta la produzione, dando il meritato risalto anche alla produzione successiva al capolavoro Hangman’s Beautiful Daughter, troppo spesso sottovalutata dalla critica. Senza dilungarci nella descrizione delle singole tracce è però giusto mettere in rilievo il lavoro in studio delle Forbici di Manitù e l’eccellente contributo dei numerosi musicisti coinvolti che hanno colto in pieno lo spirito dell’operazione, ovvero un immenso e sentitissimo atto d’amore verso la musica dell’Incredible String Band che, attraverso il suo folk psichedelico, riuscì a rendersi interprete di un’epoca in cui si credeva che i sogni potessero diventare realtà. Non a caso qui e là nel disco affiora una vena malinconica e nostalgica.
Ma non possiamo chiudere la recensione senza mettere in grande risalto lo straordinario lavoro di packaging che è davvero parte integrante del disco, esso stesso un’opera d’arte, realizzata con cura e passione. Ci sono i testi, le note per ogni brano e un’introduzione al disco e poi le splendide cinque copertine ispirate ad altrettanti dischi della band scozzese, da quella esterna di Giuseppe Casini a quelle interne di Emanuela Biancuzzi, Matteo Guarnaccia, Reg Mastice e Aleksandar Zograf. Molto opportunamente il disco è uscito sia in doppio cd che in doppio vinile, ma sempre nello stesso identico e riuscitissimo formato.
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