L’episodio VI della serie Lil Wayne – Tha Carter è uscito.
Tha Carter VI arriva carico di un’attesa notevole: a cinque anni da Funeral (2020) e a sette dall’ultimo (ormai precedente), splendido episodio della serie più importante della carriera di Lil Wayne. Vero è che Mr Carter non sta mai fermo, quindi mixtape e collaborazioni varie arrivano sempre nelle pause di attesa, ma Tha Carter è sempre stato il “luogo” nel quale Lil Wayne si è guadagnato il titolo di best rapper alive.
La produzione vede il coinvolgimento di numerosi nomi noti, tra cui Wheezy, Boi-1da, Mannie Fresh, RedOne e Lin-Manuel Miranda, con Wyclef Jean come produttore esecutivo. Jean ha dichiarato che lui e Lil Wayne hanno registrato oltre trenta brani insieme, non tutti confluiti in Tha Carter VI, che comunque ha una durata complessiva di oltre un’ora.
I featurings del disco sono tanti, forse troppi, e a tratti inquietanti: nomi come Bono, MGK, Andrea Bocelli, francamente, fanno temere una deriva pop poco interessante.
La campagna pubblicitaria
Comunque, la promozione di Tha Carter VI è stata particolarmente articolata e di grande impatto mediatico, a dimostrazione dell’importanza strategica attribuita da Lil Wayne e dal suo team a questo atteso ritorno discografico. Fin dai primi annunci, la campagna si è avvalsa di eventi simbolici e collaborazioni con grandi marchi e piattaforme.
Nel 2022, Wayne ha sfruttato l’eco del Young Money Reunion Concert a Toronto – tenuto con Drake e Nicki Minaj – per annunciare pubblicamente di essere al lavoro sull’album. Successivamente, ha condiviso un link per il pre-save dell’album sulla pagina Instagram di Young Money, attivando i fan già due anni prima della pubblicazione.
Nel gennaio 2025, durante il College Football Playoff National Championship, Wayne ha confermato l’uscita dell’album attraverso un’intervista diffusa sui social da AT&T. Ma è stato soprattutto lo spot trasmesso durante il Super Bowl LIX nella zona della “sua” New Orleans a rappresentare uno dei momenti chiave della promozione: nella pubblicità, Wayne scherza sull’esclusione dallo show dell’intervallo (come si ricorderà, a favore di Kendrick Lamar) per poi rientrare in studio, con un cartello che recita “DO NOT DISTURB ‘TIL 06-06-2025”, svelando così la data ufficiale dell’uscita.
Infine, il 22 aprile, Wayne ha svelato la copertina dell’album, raffigurante una sua foto da bambino ma con i tatuaggi facciali, in linea con l’estetica consolidata della serie Tha Carter. Nello stesso giorno ha annunciato anche il suo primo concerto da solista al Madison Square Garden, in concomitanza con l’uscita dell’album.
The Days e oltre
Il giorno prima dell’uscita ufficiale, un promo durante le finali NBA ha presentato il singolo The Days con Bono. E qui si è spento l’entusiasmo e sono cominciati i dubbi. Intanto, sulle capacità di giudizio di Lil Wayne: è davvero un affare associare il proprio nome a un cantante ormai bollito qual è la voce degli U2? Domanda retorica, risposta ovvia.
Ma partiamo dall’inizio, che nei Tha Carter è sempre stato importante. Qui, Welcome to Tha Carter delude, è ben poco significativa e bisogna attendere Sharks con Jelly Roll e Big Sean per ascoltare un pezzo decente. Nella seconda parte arriva qualcosa di meglio, come Cotton Candy con 2 Chainz, Flex Up, Bein Myself con Mannie Fresh. Se non fosse per Bocelli, anche Maria non sarebbe male.
Il giudizio finale Lil Wayne – Tha Carter VI è appena sufficiente
È forse quanto basta per guadagnare la sufficienza, ma non molto di più. Diciamo che questo Tha Carter VI fa il paio con il IV, ugualmente mediocre dopo un III formidabile: con Lil Wayne è sempre andata così, con una dispersione eccessiva di energie a scapito della qualità di alcuni dischi, fermo restando che la sua eredità nel rap attuale permane immensa e ci fa sempre sperare in qualcosa di nuovo e di meglio.
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