Un secondo disco postumo per Mac Miller: Balloonerism.
Balloonerism è il settimo album in studio di Mac Miller e il secondo pubblicato postumo. Registrato nel 2014, durante il periodo in cui il rapper lavorava al mixtape Faces, il disco è rimasto inedito fino al 17 gennaio 2025, quando è stato pubblicato sotto licenza Warner Records. La scelta della data non è casuale: esattamente cinque anni prima usciva Circles, primo album postumo dell’artista di Pittsburgh. Il progetto è stato ufficialmente annunciato il 21 novembre 2024 dal team che cura l’eredità di Mac Miller, sottolineando l’importanza che il disco aveva per lui. Secondo quanto dichiarato, Mac Miller aveva commissionato diverse copertine e parlato spesso della sua pubblicazione prima della sua scomparsa. Alim Smith ne ha infine realizzato la copertina ufficiale. Per anni, Balloonerism è rimasto un mistero per i fan, con versioni incomplete che circolavano online e alimentavano il desiderio di un’uscita ufficiale. Il primo segnale concreto è arrivato pochi giorni prima dell’annuncio, quando un trailer è stato mostrato al Camp Flog Gnaw Carnival di Tyler, The Creator. L’album è stato accompagnato anche da un cortometraggio animato diretto da Samuel Jerome Mason.
Le ragioni dell’attesa
Balloonerism appartiene a una fase in cui Mac Miller sperimentava con generi diversi, mescolando jazz, soul, hip-hop e psichedelia. Tuttavia, nel 2015 il rapper decise di accantonarlo per concentrarsi su GO:OD AM, il suo debutto con una major, che segnava un’evoluzione verso una produzione più levigata. L’album presenta collaborazioni con SZA e con l’alter ego Delusional Thomas. La produzione è stata curata da alcuni dei collaboratori più fidati di Miller, tra cui Thundercat, Jameel e Ronald Bruner Jr., Taylor Graves e Dylan Reynolds.
Rispetto ad altre uscite, Balloonerism rappresenta un punto intermedio tra due fasi della sua carriera. Da un lato, mantiene il carattere sperimentale tipico di Watching Movies with the Sound Off e Faces, due lavori in cui il rapper giocava con la psichedelia e la produzione lo-fi. Dall’altro, anticipa le sonorità più morbide e riflessive che avrebbero trovato piena espressione in The Divine Feminine, Swimming e Circles. L’album è costruito su un impianto sonoro minimale. La produzione di Thundercat e dei fratelli Bruner porta un forte influsso jazz e soul, mentre l’uso di melodie rallentate e voci filtrate dona a molte tracce un effetto etereo e ovattato.
I temi e le atmosfere
I brani di Balloonerism esplorano una gamma di emozioni contrastanti, alternando momenti di leggerezza a riflessioni più cupe. Il pezzo DJ’s Chord Organ, che vede la partecipazione di SZA, si distingue subito posizionandosi una spanna più sopra degli altri. 5 Dollar Pony Rides si muove su un groove funky, Mrs. Deborah Downer abbraccia una dimensione jazzata e dilatata, grazie al basso di Thundercat e a un ritmo volutamente svogliato, mentre Stoned si sviluppa su un impianto sonoro simile, con un beat ovattato e un testo che racconta la solitudine.
Alcuni brani presentano riflessioni dirette sulla morte, con versi che ormai assumono un significato di profezia autoavverantesi. In Shangri-La si parla del suo funerale, mentre in Rick’s Piano, prodotto da Rick Rubin, si chiede cosa si provi nel morire. L’album si chiude con Tomorrow Will Never Know, un brano che i Beatles psichedelici, con una ripetizione quasi ipnotica del verso “living and dying are one and the same”. L’ultimo minuto è un lungo silenzio interrotto solo dal suono di un telefono che squilla senza risposta. Non è un capolavoro, Ballonerism, ma contiene molte delle qualità che, chissà, con più tempo, Mac Miller avrebbe potuto sviluppare.
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