Heaven Upside Down, il ritorno di Marilyn Manson.
Forse non sono più attesi come un’epifania, i dischi di Marilyn Manson: ma Heaven Upside Down, la sua ultima prova, non dovrebbe deludere i fan. Che sono ancora tantissimi, come dimostra il tour in corso, organizzato in sale da molte migliaia di posti. E’ facile in effetti dimenticarsi che negli anni ’90 Marilyn Manson ha fatto davvero tanto scalpore. Nella provincia statunitense soprattutto, dov’è stato accusato di ogni genere di misfatto, inclusa la responsabilità morale di Columbine. Da questa parte dell’Atlantico è difficile comprendere (il pensiero corre all’Esorcista) come certi americani siano così facili da spaventare.
La carriera di Marilyn Manson
In realtà, Marilyn Manson era uscito negli anni giusti. Mentre la scena musicale presentava un look incolore fatto di camicie a scacchi, magliettine e aria grigia, l’immagine di Manson spaccava. I video, i concerti, tutto assai ben studiato per colpire l’immaginazione. Poi però c’erano anche i dischi: Antichrist Superstar e Mechanical Animal restano piccoli classici. Fra industrial e glam rock, Marilyn Manson aveva fatto centro. E anche negli anni successivi alcune buone prove non sono mancate. Incluso The Pale Emperor nel 2015.
Heaven Upside Down non delude
Ora Brian Hugh Warner si avvicina ai cinquanta, ma non demorde. Heaven Upside Down è un disco che non arretra dinanzi al rock pesante. Titoli come Revelation # 12 e WE KNOW WHERE YOU FUCKING LIVE lo dimostrano bene. Anche se alla fine quelli con maggiore groove sono i più riusciti: Tattooed In Reverse, SAY10 (Satan? Seitan?), KILL4ME. Niente male anche la title track e la ballata quasi blues-rock che chiude: Threats Of Romance. Insomma Heaven Upside Down non delude. E tantomeno la voce di Marilyn, sempre potente e debosciata al punto giusto. Magari non propone niente di nuovo rispetto al repertorio precedente, ma dimostra di esserci ancora, dopo vent’anni. Non tutti possono vantare lo stesso record.
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