Meshell Ndegeocello: cover e ventriloquia.

Amanti del modern R&B, nostalgici degli anni ‘80 e ‘90, Ventriloquism è senza dubbio il disco per voi. Dal 1982 di Atomic Dog 2017 (brano di George Clinton scritto insieme a David Lee Spradley, un ‘coreano’ di Detroit, nato Lee Seung Chang a Seul) al 1995 di Waterfalls delle TLC, il decennio ‘black’ che precede il debutto di Michelle Lynn Johnson – in arte Me’Shell Ndegéocello (*) – è rappresentato tutto in questo raffinato esercizio di ventriloquia.
Più jazz che R&B in Ventriloquism?
All’inizio il mimetismo è perfetto tanto che I Wonder If I Take You Home di Lisa Lisa and Cult Jam (1984) sembra approcciata in modo da ingenerare il dubbio sull’appartenenza dell’apparato fonatorio che effettivamente lo riproduce. Ma già con Nite And Day di Al B. Sure! (1988) le atmosfere volgono al crepuscolo e Sometimes It Snows In April (Prince, da Parade, 1986) conferma che non siamo di fronte all’ennesima prova di retromania, ma piuttosto ad una rilettura più vicina al jazz che all’R&B.
Titoli famosi ma ‘decostruiti’
La voce di Meshell scende in territori inesplorati, in cui si avvicina molto a Cassandra Wilson – con cui pure ha collaborato in passato – fino a decostruire una hit come Smooth Operator di Sade (1984) o a trasformare Private Dancer di Tina Turner (1984) in un pezzo dei coevi Dire Straits. Ah già, l’autore è Mark Knopfler… Allora, forse, c’è molta più filologica consapevolezza di quel che poteva sembrare?
(*) Il nome, adottato a 17 anni, significa “libera come un uccello” in lingua Swahili.
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Di seguito una compilation a cura di Danilo Di Termini con cover e versioni originali dei titoli di Ventriloquism: