Monsieur Doumani – Pissourin

Il terzo lavoro del trio greco-cipriota Monsieur Doumani: Pissourin.

In otto anni di attività Pissourin è il terzo lavoro del trio greco-cipriota Monsieur Doumani e il primo che esce per la Glitterbeat, ed è anche il disco della svolta elettrica, infatti oltre a elettrificare lo tsouras, uno strumento tradizionale simile al bozouki, suonato da Antonis Antoniou fanno ampio uso di synth, loop e vari effetti che contribuiscono ad arricchire la loro tavolozza sonora. Gli altri musicisti sono Antonis Antoniou al trombone, e il nuovo chitarrista Andys Skordis. Malgrado la parola cipriota che dà il titolo all’album significhi oscurità, e il disco sia un concept sul tema della notte, del sogno, della veglia, Pissourin è un disco solarmente mediterraneo, il che non vuol dire che non vi si annidino dentro momenti melanconici e scuri, ma quella di Monsieur Doumani è musica energica e vitale che invita alla danza e alla convivialità, ma godibilissima anche per l’ascolto, che ci farà apprezzare la bravura dei musicisti e la loro capacità di innovare la tradizione.

Un disco innovativo

Del resto la band cipriota si era segnalata anche con i primi due lavori che hanno fatto man bassa di premi e riconoscimenti, ma con Pissourin hanno alzato l’asticella realizzando un album che pur partendo dalla tradizione ha un approccio decisamente contemporaneo sia nel mettere insieme strumentazioni tanto tradizionali quanto elettriche, e non disdegnando un uso più presente dell’elettronica, sia nell’attingere a generi e tradizioni diverse. È questo atteggiamento artistico, culturale, mentale che rende il disco di grande impatto e che gli fa trascendere il genere folk e finisce per accostarlo a produzioni che potremmo definire indie. Del resto è proprio la capacità di superare i confini fra i generi e di sganciarsi da una lettura filologica della tradizione che rappresenta la forza e l’innovazione di quella che in modo molto approssimativo definiamo world music.

La creatività di Monsieur Doumani si dispiega in Pissourin

La prima traccia, Tirtichtas, è esemplificativa di questo approccio, canto sritmato scat, il trombone che svolge la funzione ritmica del basso, che ricorda il bassotuba dei Comet Is Coming, lo tsouras che dipinge riff ispirati alla psichedelia anatolica e ricordano gli Altin Gün, un inizio coinvolgente che invita alla danza. Anche la successiva Poulia vibra ritmicamente col trombone ancor più in evidenza mentre tsouras e chitarra si rincorrono in un eccitante crescendo.

 

Kalikandjari alterna canto in stile rap con riff anatolici di tsouras e chitarra usata come percussione, il testo parla di follia e del diritto a non uniformarsi al pensiero dominante. Seguono la notturna e misteriosa ode al gufo Koukkoufkiaos, la potente cavalcata ipnotica della title track, Thámata con la cantante greca   Martha Frintzila, il brano più tradizionale se non fosse per l’originalità dell’arrangiamento. Negli altri brani non mancheranno elementi funk, psichedelici, folk, trance a dimostrazione di una grande inventiva e creatività della band che ha realizzato un album di affascinante bellezza, uno dei migliori dell’anno appena chiuso.

Monsieur Doumani – Pissourin
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Nato nel 54 a Palermo, dal 73 vive a Pisa. Ha scritto di musica e libri per la rivista online Distorsioni, dedicandosi particolarmente alla world music, dopo aver lavorato nel cinema d’essai all’Atelier di Firenze adesso insegna lettere nella scuola media.

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