Muse – Will of the People

I Muse verso un nuovo nr. 1 con Will of the People.

Niente di nuovo in casa Muse, sia per quanto riguarda la musica del nuovo album, Will of the People, sia per il successo: Matt Bellamy, Chris Wolstenholme e Dominic Howard stanno scalando la Top 10 con il loro nono album in studio, che si appresta a diventare il settimo numero 1 della band nel Regno Unito.

Similitudini e differenze con il passato prossimo

Rispetto a Simulation Theory, penultima prova del 2018, i Muse propongono anzi un suono che forse passerà meglio con il loro pubblico, soprattutto live: difatti, Will of the People continua nei riferimenti agli 80’s e al suono sintetico, però qui c’è una maggiore presenza di tracce tirate. Il singolo radio-friendly Compliance, peraltro riuscito, riprende lì dove The Dark Side lasciava nel disco precedente; non è casuale che le due canzoni occupino la stessa posizione, subito dopo l’introduzione, in entrambi i dischi. In Will of the People, tuttavia, torna la parte più ‘pesante’ dei Muse, con la chitarra di Bellamy in evidenza e un suono che costeggia il metal: è il caso di Kill or be Killed e, a tratti, di Won’t Stand Down. Non manca il semi-plagio (omaggio, se preferite) dei Queen con Liberation. E poi i super pastiche già sentiti ma comunque efficaci nel loro genere, tipo You Make Me Feel Like It’s Halloween.

Il disco si chiude dopo meno di 40 minuti con We Are Fucking Fucked, titolo che a tratti sembra una versione light dei SOAD e che pare fatto apposta per provocare la critica indie che proprio non li sopporta.

Matt Bellamy cantore di sfortune

Di questi tempi i Muse dovrebbero sentirsi a loro agio: sono anni che Matt Bellamy parla di complotti, catastrofi e società distopiche. Quindi in We Are Fucking Fucked quasi quasi rivendica: “un’altra guerra mondiale, incendi e terremoti che avevo previsto, una vita in crisi, un virus mortale, tsunami di odio ci troveranno”. Tuttavia, anche qui non diversamente dal solito, si resta abbastanza sul generico; sono testi buoni per tutte le catastrofi, anche quelle personali, come in You Make Me Feel Like It’s Halloween, dove il riferimento sembra più al film che alla festa, quando Bellamy canta: “Mi fai controllare lo specchio / Mi fai sentire come se fossi in fuga / Dove hai nascosto la pistola? / Il coltello da cucina che hai in mano / Sei tu il veleno? Sei la cura? / Non ne sono così sicuro”.

We are getting fucked, ma non dai Muse

In conclusione, inutile continuare a rimpiangere i primi dischi e a dirci che erano migliori. Will of the People è comunque superiore al precedente e, se si mettono da parte i pregiudizi e non si è troppo infastiditi da una produzione un po’ grossolana (o dalle copertine …), riesce a divertire parecchio. In tempi in cui, per dirla con Matt, we are getting fucked, non è nemmeno un risultato trascurabile.

Muse – Will of the People
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Mi piace la musica senza confini di genere e ha sempre fatto parte della mia vita. La foto del profilo dice da dove sono partita e le origini non si dimenticano; oggi ascolto molto hip-hop e sono curiosa verso tutte le nuove tendenze. Condividere gli ascolti con gli altri è fondamentale: per questo ho fondato TomTomRock.

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