NoRetro: musica fuori dagli schemi.
Io detesto i traslochi, ti obbligano ad inscatolare non solo le cose che ti servono ma anche quelle che ami. Il concetto di chiudere in un ambito una passione mi turba. Lo stesso vale per la musica, ragion per cui quando qualcosa lo ritengo non scatolabile qualcosa mi scatta…
I NoRetro son di Salerno ma son soprattutto musicosmopoliti (esiste il termine? Boh, nel caso il copyright è mio) il che non solo non guasta. Anzi, per fortuna, invece, li mantiene fuori da qualsiasi calderone regionale e ne fa ingrediente prezioso per palati trasversali. Cito i nomi perché saranno da tenere a mente: Domenico Ingenito, Davide Palmentiero, Alessandro Cerino, Dogukan Atmaca e Ciro Roca (e spero di non aver dimenticato nessuno), tutti bravi giovini…
L’esordio con Vortice
Usciti qualche mese orsono con l’E.P. Vortice che vedeva dipanarsi in 5 brani un signor biglietto da visita ricco di suggestioni tra il post rock, la sperimentazione, la fusione tra elettronica ed acustica che, mescolati insieme ne faceva (e ne fanno) oggetto prezioso, tra la title track spiralidea e il lazy swingato di Rubro Mar, la bella Her quasi 4AD, la poesia salsedinosa di Trinità ed il capolavoro dell’E.P. Annur, una canzone da vedere, ed è tutto dire, i NoRetro tornano da pochissimo alla ribalta con Il Paese dei Balocchi, molto lontano però da quanto Bennato ci aveva raccontato.
Il Paese Dei Balocchi
Mi soffermo su quest’ultima perché, ribadisco, nonostante la giovine età della band e a pochi mesi di distanza dall’E.P. il salto è notevole.
Ora non so se i ragazzi hanno letto le 12 regole per la vita di Jordan B.Peterson dove la figura di Pinocchio è utilizzata con finalità analitiche ma, nel progredire tra un incipit schioccato e un andamento di reggae bianco (ecco, forse i Denovo prima fase…), grazie anche a sinistri percorsi che la canzone prende cogliendo di sorpresa l’ascoltatore attento, si coglie un lavoro estremamente preciso nel mettere a fuoco il simbolo e i suoi contrari. Doveroso citare il feat. di Dutty Beagle, ospite gradito, che aggiunge plusvalore ad una canzone di per sé già perfetta e, addirittura, portratrice sana di chissà quali altre evoluzioni questi ragazzi proporranno in un futuro non retrò…
Be the first to leave a review.